Tommaso Cagnetta, il pregiudicato 42enne ucciso due giorni fa a Pescara, in via Tavo, e' morto dissanguato a causa del colpo di pistola che lo ha raggiunto al fianco e gli ha lesionato l'aorta provocandogli una emorragia interna.
Lo ha stabilito l'autopsia effettuata oggi pomeriggio dal medico legale Cristian D'Ovidio, incaricato dal pm Valentina D'Agostino insieme a un perito balistico, Gaetano Rizza. L'esame e' servito anche per accertare che Cagnetta e' stato ucciso con una calibro 38, cioe' lo stesso tipo di arma che e' stato utilizzato in altri due omicidi avvenuti a Pescara quest'anno: quello di Italo Ceci, ucciso a gennaio in pieno centro, in via De Amicis, e quello di Domenico Rigante, freddato la sera del primo maggio in via Polacchi.
Per l'omicidio di Cagnetta la squadra mobile ha arrestato Angelo Ciarelli, nomade, 38 anni, fratello di Massimo, arrestato sempre dalla squadra mobile per l'omicidio dell'ultra' Domenico Rigante. Ad Angelo Ciarelli sono stati sequestrati ieri 13 proiettili calibro 38 special trovati in un tombino. L'arma dell'omicidio non e' stata trovata.