Pescara, ora si deve sfoltire la rosa

L'incertezza di Samule Olivi riguardo il suo, sempre più improbabile, trasferimento a Barletta in una squadra che, nonostante i grandi investimenti sul mercato, rimane pur sempre di categoria inferiore, ha fatto andare su tutte le furie la dirigenza del Delfino, ormai stanca di dover continuare a portare avanti trattative estenuanti per accasare i giocatori in esubero. Tuttavia la sostanza non cambia: al momento Olivi, così come Prisco, Matarazzo, Romito, Tognozzi, Ganci, Mengoni, Sembroni, Fruci e D'Alterio rimangono alle dipendenze dei biancazzurri, tutti sotto contratto ma, come si dice in questi casi, "non rientrano nel progetto tecnico". Dei suddetti giocatori, Mengoni è in Romania, in "prova" dal Vaslui, mentre per Ganci c'è stato un timido interessamento della Juve Stabia, dopo di quello del Frosinone; D'Alterio è seguito dal Messina. A completare la carrellata delle dismissioni ci sono Sembroni (sulle cui tracce c'è il Latina), Matarazzo corteggiato dal Portogruaro.
Tuttavia, a dieci giorni dal termine del mercato si profila una scomoda ipotesi che prospetta la possibilità che gli appartenti alla lista "uscite" non riescano a trasferirsi altrove, rimanendo così sul groppone del Pescara. Per questo motivo la dirigenza ha detto basta, ovvero, in termini pratici, ha dato disposizione di bloccare le entrate fino a quando l'attuale rosa non verrà sfoltita di quei giocatori che attualmente sono "di troppo" e vivono da separati in casa. Per uno che entra, ci sarà uno che esce. Sebastiani dixit. Anche se il tono dell'ad biancazzurro, durante la presentazione di Kone, pareva essere scherzoso.
Intanto, per alcuni che vanno (forse) ci sono altri che restano: dopo il rinnovo di Andrea Gessa, infatti, il prossimo a poter continuare la propria storia d'amore con la maglia biancazzurra è Emmanuel Cascione. Trattativa che, salvo clamorose complicazioni, dovrebbe risolversi entro pochi giorni.

Daniele Polidoro