Pescara: usava tesserino invalidi zia deceduta per parcheggiare

05 Novembre 2011   18:16  

"Una vera e propria truffa ai danni della citta' e del Comune di Pescara: e' quella messa in atto da un cittadino di Pescara, D.A., 42 anni, sorpreso a utilizzare il tesserino invalidi intestato alla zia deceduta per parcheggiare la propria auto gratis negli stalli destinati ai diversamente abili senza averne diritto. A sorprenderlo in flagranza di reato sono stati gli agenti della Polizia municipale, coordinati dal maggiore Adamo Agostinone, che da mesi era sulle tracce del documento e che ha provveduto al sequestro del contrassegno e alla denuncia penale dell'utente.

E' ormai scattato il giro di vite contro i 'furbetti' del parcheggio". Lo ha detto il presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi ufficializzando l'episodio. "Il fatto e' avvenuto nella centralissima via Ravenna - ha spiegato il presidente Foschi - e nel mirino della Polizia municipale e' finita la ricerca sistematica dei falsi contrassegni invalidi o quelli veri, ma utilizzati in modo improprio. In particolare nei mesi scorsi l'Ufficio Anagrafe aveva comunicato al Comando della Polizia municipale, oggi responsabile del rilascio dei tesserini invalidi, il decesso di una donna residente in centro e intestataria di un pass invalidi per verificare la regolare riconsegna, da parte dei parenti della donna, del pass stesso come previsto dalla normativa. In realta' la Polizia municipale sapeva, tramite controlli quotidiani dei propri archivi, che quel pass non era mai stato riconsegnato e il numero del tesserino, insieme ad altri nella stessa identica posizione, era stato consegnato a tutte le pattuglie per le opportune verifiche su tutte le auto parcheggiate negli appositi stalli.

Oggi l'utente che per mesi ha portato avanti la sua truffa, e' caduto nella rete della Polizia municipale: i vigili urbani hanno individuato un'auto posteggiata nello stallo per i diversamente abili in via Ravenna, e dopo un rapido controllo hanno rintracciato il pass. Quindi si sono appostati e all'arrivo del conducente del mezzo, gli hanno chiesto di mostrare i documenti e anche dove fosse la titolare del pass. L'uomo ha tentato di accampare una scusa, ha cincischiato, ma quando gli agenti gli hanno mostrato il certificato di morte della zia, legittima intestataria del pass, si e' dovuto arrendere all'evidenza dei fatti.

Per mesi l'uomo ha utilizzato quel tesserino per parcheggiare l'auto in fretta e bypassando la legge, sfruttando gli stalli riservati esclusivamente ai diversamente abili, e non pagando alcun ticket. Ovviamente per il 42enne - conclude Foschi - e' scattata la denuncia penale per truffa, il sequestro del pass e la multa per divieto di sosta con tutte le aggravanti del caso


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