Pescara, via al toto-allenatore: ecco i papabili

Rossi favorito, ma in lizza ci sono anche Giampaolo e Gasperini

29 Maggio 2012   12:56  

A Pescara il dopo Zeman è già iniziato. Da ieri sera, infatti, il d.s. Delli Carri e il Presidente Sebastiani dopo aver provato a convincere per l'ultima volta il tecnico boemo che, salvo colpi di scena, si accaserà alla Roma, sono già al lavoro per costruire il futuro in serie A.

Sostituire Zeman non sarà certo impresa facile, vuoi per quella carica di entusiasmo che ha portato in città fin dal giorno della sua presentazione, vuoi per il suo carisma, vuoi per lo spettacolo che è riuscito a far esprimere ai suoi ragazzi. Insomma, non è una novità che trovare un erede al boemo non è mai stata una passeggiata.

Tuttavia, bisogna andare avanti c'è una serie A da difendere con le unghie e con i denti e la società ha già stilato una "lista" piuttosto lunga di papabili. Il toto-allenatore è già partito, soprattutto perchè, stando ad alcune voci di corridoio provenienti dagli uffici della società biancazzurri, pare che Zeman abbia rifiutato anche l'ultimo estremo tentativo di Sebastiani per farlo rimanere in Abruzzo. Il massimo dirigente biancoazzurro sarebbe infatti stato disposto a quadruplicare i 300mila euro di ingaggio che Zeman percepisce attualmente, ma nonostante lo sforzo economico, alla fine avrebbe capito le motivazioni del mister, rispettando la promessa che i due si erano fatti tempo addietro.

Andiamo dunque ad analizzare, una per una, le candidature per la panchina biancazzurra.

DELIO ROSSI. E'lui l'indiziato numero uno a salire sulla panchina dell'Adriatico Cornacchia. L'ex allenatore della Fiorentina, al momento sarebbe la prima scelta, anche perchè per lui sarebbe un gradito ritorno in quanto ha già guidato i biancazzurri nella stagione 1996/97, quando la squadra rimane imbattuta per le prime 12 giornate, ma in seguito a un calo di forma nel girone di ritorno manca la promozione in A chiudendo al sesto posto, e nella stagione 2000/2001 dove però concluse all'ultimo posto. "Delio Rossi? Avrebbe le caratteristiche giuste per sostituire Zeman,"-ha detto ieri il numero uno della società biancazzurra-"ma ribadisco che non abbiamo parlato con nessuno."
Tecnicamente cambierebbe qualcosa: Rossi predilige un calcio piuttosto difensivista rispetto al 4-3-3 di Zemaniana memoria: ecco, perchè la società ci sta pensando bene. Scegliere un progetto di continuità oppure "plasmarsi" ad un campionato dal coefficiente di difficoltà più alto?

GIACOMO MODICA. Pupillo di Zdenek Zeman da calciatore, potrebbe diventare lui il nuovo mister del Delfino. Infatti, secondo alcune indiscrezioni, come accaduto l'anno scorso con l'uscente Di Francesco che aveva consigliato alla società il boemo, anche quest'anno sarebbe accaduto qualcosa di simile: sarebbe stato, infatti, proprio il futuro allenatore giallorosso a indicare alla dirigenza abruzzese l'attuale allenatore del Lecco come valido successore. Dal punto di vista tattico, con l'ex allenatore di Celano, Melfi e Cosenza non cambierebbe praticamente nulla. C’è un feeling speciale tra Zeman e l’allenatore del Lecco, che per cinque anni è stato con il boemo da calciatore e sei come stretto collaboratore sul campo. Stessa filosofia, dall’approccio mentale all’applicazione, fino all’assetto tattico rigorosamente nel segno del 4-3-3 immutabile nel tempo.

MARCO GIAMPAOLO. Ipotesi suggestiva quella di Giampaolo che tornerebbe da protagonista proprio nella città in cui ha cominciato da osservatore dove poi è diventato vice-tecnico nella stagione 2000-2001. E'un allenatore dalla grande duttilità: ha giocato con il 4-4-2 ad Ascoli, con il 4-3-3 a Cagliari e con il 4-3-1-2 a Siena. Per lui non si può prescindere dagli uomini e quindi dal metterli nella condizione di poter far bene, nonostante il modulo. Esonerato da Cesena il 30 ottobre 2011, per l'ex Giulianova sarebbe un bel modo di tornare alla ribalta del palcoscenico calcistico nazionale.

GIAN PIERO GASPERINI. Dopo la disastrosa esperienza all'Inter, la voglia di tornare ad allenare per l'ex capitano dei biancazzurri è alle stelle. Se il progetto della società fosse davvero di tratteggiare una sorta di continuità con il passato, quella del Gasp potrebbe essere una scelta comprensibile. Il dogma dell'ex allenatore del Genoa è il tridente d'attacco sia nel 4-3-3 sia nel più consueto 3-4-3.

CIRO FERRARA. Dopo l'esperienza con la Juventus, sarebbe un'ottima opportunità per l'allentore dell'Under 21 che proprio a Pescara ritroverebbe uno zoccolo duro della sua nazionale: Capuano, Insigne, Verratti e Romagnoli.

CRISTIANO BERGODI. Alla guida del Modena dell'ultima stagione, sarebbe gradito dal presidente Daniele Sebastiani e dal punto di vista economico non costerebbe neanche un occhio della testa. Da giocatore ha vestito anche la maglia del Pescara conquistando la promozione in A proprio con i biancazzurri. Dal passato internazionale, vista l'esperienza in Romania, ha adottato anche il 4-3-3 nella sua carriera, senza però mai perdere di vista il 4-4-2 di base. A Modena ha cambiato direzione, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2.

EUSEBIO DI FRANCESCO. Sono calate drasticamente le possibilità di un ritorno per l'ex allenatore del Lecce. La sfortunata esperienza sulla panchina dei salentini potrebbe costare caro all'ex centrocampista della Roma. Oltre ai risultati, c'è da dire che le sue idee, tatticamente, andrebbero a cozzare con l'ossatura della squadra attuale.

CARMINE GAUTIERI. Il tecnico della Virtus Lanciano dei Miracoli è sicuramente un outsider da tener d'occhio. Il suo 4-3-3 che sta portando in Lanciano in serie B ricorda, e non poco, quello visto in questa stagione a Pescara. Inoltre, l'ex mister di Olbia e Potenza non si è mai nascosto e, da sempre, ha dichiarato il suo amore platonico per il calcio del "Maestro".

Daniele Polidoro


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