Pestato a sangue giovane di colore

01 Agosto 2018   16:55  

Un ragazzo di colore, cittadino italiano, è stato pestato a sangue da due giovani che sono già stati identificati e denunciati, tra cui un minorenne. E' accaduto lo scorso 21 luglio a Lercara Friddi (Palermo), ma la notizia è emersa solo oggi perché la vittima, dopo l'aggressione, non ha presentato denuncia. I due giovani sono accusati di violenza e lesioni personali, ma al momento non c'è l'aggravante razziale.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che conducono l'inchiesta coordinata dalla Procura dei minori e della Procura ordinaria, il ragazzo, 23 anni, ballerino, originario di San Giovanni Gemini (Agrigento), la sera del 21 luglio sarebbe andato in un pub di Lercara Friddi. Dopo aver fatto un apprezzamento a una ragazza, sarebbe stato colpito al volto dal fidanzato della giovane con un pugno che gli ha fracassato la mandibola. L'aggressore avrebbe gridato: "Sporco negro, torna nel tuo paese. Vattene da qui".

Il ragazzo dopo aver subito la frattura della mandibola ha perso conoscenza ed è stato colpito anche con calci e pugni mentre era a terra. La prognosi è di trenta giorni ed è ancora ricoverato in ospedale. L'indagine dei carabinieri è scattata dopo aver saputo da alcuni cittadini di San Giovanni Gemini quanto accaduto davanti al pub di Lercara. Così, sono risaliti alla vittima, che ha confermato tutto, e agli aggressori, identificati e denunciati per lesioni personali e violenza. Gli inquirenti sono adesso alla ricerca di altri testimoni.

"Io conosco uno dei due aggressori del ragazzo italiano di colore e posso assicurare che non è un razzista - ha detto all'Adnkronos il sindaco di Lercara Friddi, Luciano Marino - Condanno senza se e senza ma l'aggressione al ballerino ma ribadisco che il razzismo non c'entra. Il fatto è legato più che altro all'alcol e all'ignoranza". "A Lercara c'è un problema legato alla violenza, questo è chiaro - ha detto ancora Marino - E il gesto è da condannare, noi siamo sempre stati contro la violenza e lo saremo sempre, siamo anche contro il razzismo. Ma in questo caso non c'entra la xenofobia, è un fatto certamente da condannare, ma non è razzista". "Mi hanno detto che è volata qualche frase razzista durante il pestaggio. Ma la città non è razzista, per favore non si cavalchi quest'onda - ha aggiunto il sindaco - Quella sera avevano tutti bevuto molto. Forse gli aggressori neppure hanno notato il colore della pelle della vittima...".

Intanto, alcuni abitanti di San Giovanni Gemini hanno realizzato un video che sta diventando virale. Un filmato in cui si vedono bambini, donne, giovani, anziani ripetere la stessa frase: "Sono di San Giovanni e anche io sono nero".


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