Pezzopane. Bocciati i tempi indicati per la ricostruzione

Enti locali e cittadini lasciati ai margini

05 Maggio 2009   15:23  
"Intorno al Decreto cresce il malessere e si organizza. Si stanno organizzando i cittadini in diversi comitati e si stanno organizzando le istituzioni. La Provincia dell'Aquila - afferma la presidente Stefania Pezzopane - ha gia' incontrato i comuni nella Conferenza per la Ricostruzione e subito dopo le attivita' produttive. Ovunque - dice - c'e' delusione e perplessita'. Non vanno affatto i tempi indicati per i finanziamenti (fino al 2033) che dilatano in un arco assurdo la ricostruzione della citta'. Un risultato di cui godranno a pieno generazioni che ancora devono nascere. Il centro storico e' l'organo vitale del capoluogo, e' intorno al centro che ruota la vita della citta' territorio, tutta. La ricostruzione del centro non puo' aspettare anni. Deve cominciare subito attraverso la messa in sicurezza immediata, per permettere l'accesso alle parti sane e gli interventi almeno in zone circoscritte, per ora. Le cifre disponibili per il terremoto devono essere chiare e nette. Le fumisterie del Decreto ci preoccupano. Troppe risorse si concentrano sui moduli abitativi transitori che, temiamo, transitori lo saranno per anni se non per sempre, una volta che le attivita' e le abitudini si saranno organizzate su altri nuclei urbani. Sulla ricostruzione di case e attivita' invece le intenzioni sono vaghe, le risorse scarsissime e i tempi lunghissimi. Il tetto massimo di 150.000 euro come contributo per le abitazioni private e' un'ingiustizia senza precedenti. Abbiamo diritto, come gli altri - rileva Pezzopane - al 100% del finanziamento della spesa necessaria. Escluso il superfluo, naturalmente, ma il totale del costo base e' sacrosanto. E che siano ricostruite tutte le case, perche' la citta non e' fatta solo di prime case e perche' cosi' e' stato in passato, per altri terremoti. Chi non riuscira' a ricostruire con gli scarsi fondi indicati oggi dal Decreto puo' scegliere di cedere a Fintecna l'immobile distrutto. Non sara' una scelta se i finanziamenti restano questi, ma una ineludibile necessita' che consegnera' il centro storico, in particolare, ad una societa' immobiliare che ne fara' quello che vuole, non certo quello che era prima. Non ultimo motivo di perplessita' - aggiunge la presidente - e' la governance. Tutto e' accentrato in mano alla Protezione Civile che agisce 'sentiti gli enti locali'. Non stiamo parlando di piccoli enti, ma di una Provincia che e' grande mezza regione, di una citta' capoluogo che e' anche citta' d'arte e di altri 37 antichi borghi. Il territorio non puo' essere affidato ciecamente a chi lo conosce per sentito dire. Gli enti locali e i cittadini vanno coinvolti in maniera attiva. 'Sentiti gli enti locali' dovrà diventare sul decreto 'd’intesa con gli enti locali', come e' stato per gli altri centri colpiti. Altrimenti rischiamo di essere commissariati dalla protezione civile almeno per un decennio. Non vorremmo che 'il popolo della dignita' e della compostezza' fosse tradito, dopo l'ottimismo sparso a piene mani, fra le macerie, dal presidente Berlusconi. Per questo - e' sepre Pezzopane a parlare - abbiamo dato voce al malcontento generale in alcuni emendamenti che la Provincia ha depositato in Senato per la discussione di domani. Faccio appello ai parlamentari abruzzesi, e non solo, a sostenerli ed a sostenere questa gente forte". (AGI)

 

 


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