Un appello a tutti i parlamentari abruzzesi per modificare la norma iniqua che prevede per le popolazioni terremotate abruzzesi la restituzione dei contributi e tributi, sospesi a giugno.
A lanciarlo la presidente della provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane, che torna sull’argomento dopo la conferenza stampa tenuta ieri con l’on. Giovanni Lolli.
“Un’altra presa in giro da parte del governo e del presidente del Consiglio Berlusconi, che tra un taglio di nastro e un sorriso ai fotografi si beffa del nostro territorio- ha commentato la presidente Pezzopane- Berlusconi con una mano da’ e con l’altra toglie. È davvero paradossale che ancora in piena emergenza, in un momento così delicato, in cui tutti parlano di aiuti, di rilancio economico, in cui le istituzioni e le categorie produttive invocano più risorse, risorse vere per la Zona Franca, il governo chieda ai nostri cittadini di restituire il 100% di quanto finora non corrisposto all’erario, in virtù di una agevolazione concessa ai cittadini.
La norma stabilisce che la restituzione dovrà avvenire già a partire dal mese di gennaio e nell’arco di 24 mesi. In altre regioni si sono stabiliti criteri diversi. Per l’alluvione del Piemonte i tributi vennero restituiti dopo diversi anni, nella somma del 10%.
Per l’Umbria e le Marche è stato deciso ora, dopo 12 anni dal sisma, la restituzione del 40% in 120 mesi. I parlamentari umbri si stanno attivando per chiedere un’ulteriore riduzione della somma. Mi auguro che quelli abruzzesi facciano la loro parte e vogliano seguire l’esempio, smarcandosi questa volta da interessi di partito e da logiche di maggioranza. L’unico interesse che deve prevalere è quello dei cittadini.
Non si comprendono le ragioni di questa discriminazione, di questa scelta scellerata, che penalizza il nostro territorio. Tutto questo in momento particolarmente grave, caratterizzato dalla chiusura di attività economiche e dalla perdita di posti di lavoro. Forse il Presidente del Consiglio è troppo preso dai sontuosi preparativi per il G8, per rendersi conto di quali sono le vere necessità dei cittadini”.