Piani di zona a Pescara per distribuire i fondi per il sociale
Promuovere un'integrazione, una rete, tra gli attori sociali del territorio per accedere ai fondi per la realizzazione dei Piani di zona. Sembrano tutti d'accordo su questo principio i soggetti istituzionali che hanno partecipato stamani, all'Aurum di Pescara, al seminario sul tema "Governare con la rete.
Il Piano di zona per integrare politiche locali di welfare", promosso da Lynx Territorio Sociale. C'era anche l'assessore regionale alle Politiche sociali, Paolo Gatti, che ha chiesto un cambio di passo alla platea, composta da 150 persone tra rappresentanti di Province, Comuni, Asl e associazioni del terzo settore.
"La sfida sta nell'unirsi, ha detto, nell'iniziare a costruire partenariati cosi' che a fine luglio, quando la Regione sara' pronta con i bandi, anche gli Enti di ambito sociale lo saranno per la competizione. Il Fondo sociale europeo, da cui attingiamo per il Piano sociale, prevede regole rigide: non si possono ripartire le somme. Abbiamo pensato cosi' alle reti che devono prevedere la partecipazione di Enti di ambito sociale, cooperative, organismi di formazione.
E' un nuovo sistema quello a cui dobbiamo abituarci - ha detto ancora: la Regione e' disponibile a dare supporto" - ha concluso Gatti. Dalla platea e' emersa, tra l'altro, la preoccupazione degli operatori sociali che hanno paura di "scomparire", fagocitati dalla nuova organizzazione.
Li ha tranquillizzati Nicoletta Veri', presidente della Commissione sociale regionale, che ha ricordato come sia al lavoro un tavolo tecnico apposito, mentre e' in fase di adozione il testo unico del welfare. "Il processo di rete - ha fatto notare la Veri' - non e' una somma di elementi ma una totalita' in cui ci sono reciprocita' e circolarita'". Marinella Sclocco, consigliere regionale del Pd, si e' augurata che "i Comuni e le Comunita' montane, insieme alla Regione, possano costruire finalmente Piani di Zona veri, seri e compartecipati".
