Piano sanitario: Fli e centrosinistra scatenati contro Chiodi

10 Novembre 2010   19:18  

Non si palaca la polemica a distanza tra Fli e la Regione Abruzzo in materia sanitaria. Ieri Daniele Toto, coordinatore regionale di Fli, ha contestato le scelte della Regione in materia sanitaria, oggi il vice presidente della giunta regionale, Alfredo Castiglione, ha replicato difendendo le scelte portate avanti. Ma stasera Fli torna sulla questione e, con una nota, ribadisce i concetti gia' espressi e dicendo che "non si condividono le soluzioni organizzative relative al riassetto dei servizi ospedalieri. Sara' consentito - prosegue il documento - dissentire dall'ipotesi che ci siano depositari unici ed esclusivi delle verita' e delle soluzioni ai problemi.

Cioe' si vorra' ammettere - dice Fli rivolgendosi alla maggioranza che governa la Regione Abruzzo - che si possa dissentire dalle scelte altrui. Quanto al precipitare nell'angoscia i cittadini (di cui ha parlato Castiglione) ci pensera' chi si abbandona alla vocazione al narcisismo personale a dispetto della riflessione piu' attenta e disponibile intorno alle scelte da operare, per evitare di addossare agli abruzzesi ancora disagi e problemi". Fli ribadisce di temere per il futuro "una macelleria sanitaria" che portera' ad "una macelleria sociale, se il governo regionale non esce dal suo torpore".

A seguire altre note stampa al vetriolo

Casticone, Pd: ''chiodi sfascia la samnità pubblica per favorire quella privata''

"Chiodi, con i suoi vassalli e i metodi da regime, e' stato spogliato e le notizie sul taglio dei reparti e dei dipartimenti sta svegliando finalmente anche quegli esponenti di centrodestra che fino a ieri hanno difeso l'indifendibile. Ma ora non si nascondano dietro un dito: e' troppo facile fare maggioranza e opposizione al tempo stesso. Questo piano va fermato". Lo dice il segretario provinciale del Pd di Pescara Antonio Castricone, che ieri ha riunito la segreteria del partito per preparare una mobilitazione a difesa della sanita' pubblica nella provincia di Pescara. "Chiodi e il centrodestra - dice Castricone - mortificano la sanita' pubblica con 217 reparti in meno, 32 nella sola provincia di Pescara, senza alcun confronto e senza alcuna analisi scientifica.
Tutto cio' e' chiaramente il frutto dell'incompetenza di questa giunta regionale e dei vari commissari e sub mescolata alla volonta' di sfasciare la sanita' pubblica a favore di quella privata". "La rincorsa ai primari e alle loro eventuali ricollocazioni non ci interessa" sottolinea il segretario Pd, "ma e' certo che il modello imposto da Chiodi non risponde alle minime esigenze dei cittadini. Da mesi ormai sono costretti ad un vagabondaggio della salute, andando presso altre strutture e sempre piu' spesso fuori regione, con un aggravio di costi spaventoso, sia per i cittadini che per le casse delle Regione Abruzzo. Tutto cio' mentre nessun risparmio viene chiesto alle cliniche private". Allora, dice Castricone, "questo e' accanimento, e' la testimonianza, nella migliore delle ipotesi, di incapacita'. E' il momento di fermarsi e scrivere un patto per la salute dei cittadini abruzzesi, coinvolgendo tutta la societa' nelle sue varie forme. Questo arroccamento arrogante ha prodotto solo danni a scapito di tutti cittadini. E se c'e' il problema delle zone interne, totalmente sguarnite di assistenza, non e' da meno il problema dei grandi ospedali come quello di Pescara, che con l'approvazione del Piano Operativo ha visto solo allungare le proprie liste di attesa per qualsiasi tipo di esame clinico o intervento chirurgico. Ci chiediamo dove vogliano arrivare Chiodi, il bocciato D'Amario e la Baraldi con questo modello fallimentare di sanita'. Noi diciamo basta, chiediamo che nell'interesse dei cittadini questo piano venga revocato e si apra una discussione seria". (AGI) Com/Ett

Costantini, Idv: ''Chiodi come dottor Jeckill e mister Hyde''

"Pinocchio, il burattino di Collodi noto ai ragazzi di tutta Italia, al quale cresce il naso per le troppe bugie, fa quasi tenerezza di fronte al continuo mentire del nostro Presidente di Regione". Lo dice il vice capogruppo regionale dell'Idv Cesare D'Alessandro che aggiunge: "Ormai siamo al dottor Jeckill e mister Hyde: il primo e' il Chiodi-commissario che da satrapo orientale fa "macelleria sociale" (vedi on. Toto) nelle scelte dei primariati; il secondo e', invece, il Chiodi che vota documenti politici, con la sua maggioranza, che lo impegnano a ben altro! Siamo a fine luglio 2010, quando si discute per l'intera giornata, in Consiglio regionale, sul Piano operativo della sanita' voluto da Chiodi. Vengono presentati tre documenti, di cui due bocciati (di Carlo Costantini e Camillo D'Alessandro) mentre quello di Giuliante, capogruppo del PdL, e' approvato con il voto di Chiodi, e con l'impegno del Governatore ad istituire formalmente tavoli presieduti dai presidenti delle quattro provincie, con il compito di individuare soluzioni adatte in termini di riordino e riorganizzazione del comparto sanitario. Naturalmente Chiodi, dopo averlo votato - afferma D'Alessandro - ha completamente dimenticato il documento 'Giuliante' ed ha agito, come e' sotto gli occhi di tutti, aprendo probabilmente la resa dei conti in casa propria. L'opposizione gli ha chiesto ripetutamente di restituire al Consiglio regionale il ruolo che ad esso compete sulla Sanita'. Visto che Chiodi fa orecchie da mercante, speriamo che qualcuno, in Abruzzo, gli riduca il naso e lo costringa a lasciare i panni del burattino e vestire quelli di un decente presidente della Regione, senza dover chiedere l'intervento di un giudice da Berlino".


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