Pietre che cantano. Le pagliare ritrovate, convivio della memoria in quattro tempi

07 Agosto 2013   13:09  

Entra nel vivo la XIV Edizione del Festival Internazionale di musica Pietre che cantano con due appuntamenti che inaugurano il ciclo “Abruzzo primitivo, Abruzzo del mito” con un programma articolato che mette in risalto la bellezza del paesaggio dell’Abruzzo montano e la ricchezza delle tradizioni di una civiltà contadina che, nei canti e nei balli popolari come nelle pagine degli scrittori, lascia ancora oggi traccia viva di sé.

Le due giornate dedicate a “Le Pagliare ritrovate” (8 e 9 Agosto), offrono al pubblico la possibilità di immergersi nella suggestione di uno degli scenari più suggestivi e incontaminati dell’Abruzzo aquilano: le Pagliare di Tione, antico villaggio sul Sirente, in alta quota, luogo miracolosamente preservato in un paesaggio ancora intatto.

Due gli appuntamenti dedicati alla celebrazione della memoria e del paesaggio di questo straordinario luogo della montagna abruzzese.

Giovedì 8 agosto alle 18:30, a Rocca di mezzo, a Villa Cidonio, sede del Parco regionale Sirente Velino, alla presenza dell’autore e dell’editore Niccolò d’Aquino, il professor Marco Presutti, attivissimo uomo di lettere, impegnato nel Centro nazionale Studi dannunziani e nel Centro Studi Crociani di Pescara, presenta la prima pubblicazione del Festival Internazionale di musica Pietre che cantano: l’ e-book I canti della fanciullezza, edito in questi giorni dalla Italic Digital Editions, del poeta e pittore aquilano Bruno Sabatini che a Tione e alle Pagliare ha trascorso la sua infanzia negli anni Trenta e Quaranta.

Il Libro La pubblicazione è articolata in due parti. La prima sezione “L’infanzia accesa” contiene brevi poesie dedicate alle Pagliare e composte in un lungo arco di tempo; la seconda contiene la egloga “Le Pagliare ritrovate”, che traccia in versi, alla maniera dei classici – della cui lezione la poesia di Sabatini è ben consapevole – la storia del villaggio.

Dal tempo della sua prima infanzia, (e qui il poeta narra dei giochi semplici ma liberi dei bambini, della vita faticosa nei campi, fino all’annuncio brutale dell’entrata in guerra), all’avvento della Guerra e poi dell’agricoltura industrializzata, che provocò l’abbandono del “secondo raccolto” in montagna e del villaggio. La narrazione giunge fino al momento presente, in cui la musica di Pietre che cantano riapre il dialogo con questi spazi di natura intatta.

Venerdì 9 dalle 16:00 al tramonto il Festival dà appuntamento al suo pubblico in alta quota, al villaggio delle Pagliare di Tione degli Abruzzi, immerso nel paesaggio intatto dei prati del Sirente, per un pomeriggio di musica e poesia dal titolo “Le pagliare ritrovate – Convivio in quattro tempi”.

Siamo in un luogo che ha ispirato poeti e scrittori, che hanno con commozione e nostalgia consegnato alla memoria la vita delle comunità contadine, che ancora fino alla metà del Novecento salivano tutte le estati alle Pagliare per il secondo raccolto.

Quella del 9 sarà un’occasione conviviale di ascolto, attraverso la musica e le parole, di queste storie antiche, e la celebrazione della bellezza di un luogo che grazie alla musica ritrova una seconda giovinezza.

Il Programma Dalle 16 al tramonto, quattro momenti musicali e narrativi affidati al multiforme talento del chitarrista Giampaolo Bandini e di Cesare Chiacchiaretta, che passerà dalla tradizionale fisarmonica al bandoneon, nell’esecuzione di un repertorio musicale di canti e balli tradizionali e popolari ,che dall’Abruzzo prendono poi la via dell’emigrazione, verso quella America latina che per molti italiani fu un’occasione di speranza.

Gli attori Veronica Visentin e Bartolomeo Giusti, daranno voce, a due, alle memorie di Massimo Lelj , alla poesia pittorica e musicale di Bruno Sabatini, al viaggio di Paolo Rumiz.

In particolare, da Le stagioni al Sirente di Massimo Lelj verranno alcuni brani dedicati al lavoro, alle usanze, ai riti tradizionali e religiosi delle comunità di contadini e pastori del Sirente: con la descrizione sapiente della preparazione del vino, del formaggio, della raccolta dello zafferano e l’alternarsi della stagioni, Lelj consegna alla memoria collettiva parole e gesti di un mondo oggi estinto.

Di Rumiz, uno articolo di reportage dedicato al suo recente viaggio nell’aquilano, in cui descrive con commozione L’Aquila, oggi spettrale Città del Silenzio , e la sua ascesa notturna al paesaggio incantato delle Pagliare.

Di Sabatini, oltre a poesie dedicate a Tione, luogo della sua infanzia, composte in più di quarant’anni di esercizio di scrittura, la nuova Egloga Le Pagliare ritrovate, poemetto in versi dedicato alla storia del villaggio, dagli anni Trenta ad oggi.

IPA Adriatic- Archeo.S: L’appuntamento del 9 Agosto e la pubblicazione del volume Le Pagliare ritrovate sono stati finanziati dal Programma comunitario IPA Adriatico 2007-2013- progetto Archeo.S (Lead Beneficiary il Teatro pubblico Pugliese), che unisce otto paesi del transfrontaliero Adriatico e che ha, tra le sue priorità, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali dei siti scelti per la realizzazione del programma. L’Aquila ha l’onore di ospitare l’Autorità di Gestione dell’intero programma.+

Il Festival Internazionale di musica Pietre che cantano, con l’evento dedicato alle Pagliare di Tione degli Abruzzi, è rientrato nel programma comunitario, per essere riuscito a coniugare l’originalità e la qualità della proposta culturale con un luogo magico e rappresentativo dell’identità locale, inserendosi perfettamente nell’orizzonte tracciato dalle Priorità fissate dalla Commissione Europea come elemento di sviluppo e di valorizzazione di un territorio.

COME ARRIVARE ALLE PAGLIARE

In automobile: da Tione degli Abruzzi e da Goriano Valli seguire il percorso a senso unico fino alle Pagliare. Attenzione: tratto di strada sterrata e salita ripida 22%.
Navetta: dalle ore 15:00 servizio gratuito di navetta da Tione degli Abruzzi (Bar del Parco-capolinea) e Goriano (P.za del Monumento). Tempo di percorrenza 30 minuti circa.
Info viabilità: +39.345.3545501
A piedi o a cavallo: è possibile raggiungere le Pagliare anche dal versante di Rocca di Mezzo - Terranera, con escursione a piedi (tempo percorrenza 2:30) o a cavallo ( ippovia ).

Entrambi gli appuntamenti dedicati a “Le Pagliare ritrovate” sono ad ingresso gratuito.
Info: +39.392 1770150 - info@pietrechecantano.it


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