Pietrucci: L’assessorato regionale alla Sanità ottemperi alle richieste avanzate a maggio dalla ASL1

subito un supporto operativo per la Direzione generale della ASL.

19 Novembre 2020   12:27  

Siamo in presenza di una situazione non più sostenibile. L’ospedale San Salvatore è ormai oltre il limite di ricovero e cura dei malati Covid perché non sono sufficienti gli spazi, i posti letto e soprattutto il personale che – nonostante gli sforzi professionali estremi e l’infinita generosità umana e civile con cui si prodiga – non può, letteralmente NON RIESCE a fare più di quanto umanamente possibile.

Questa mattina ci sono 7 persone affette da Coronavirus, fuori dall’Ospedale, in attesa di posti disponibili dove essere ricoverate.

Purtroppo i 14 posti letto che ieri sono stati annunciati (dieci al Delta7 e successivamente altri quattro al G8) non potranno essere operativi per mancanza di personale.

Ad oggi, appena 7 medici, 29 infermieri (di cui 5 in malattia e mai sostituiti) e 22 OSS (di cui 2 in malattia e mai sostituiti) devono quotidianamente – per 24 ore al giorno e naturalmente per 7 giorni la settimana – garantire assistenza e cura ai 48 pazienti attualmente ospitati nell’Unità Operativa di Medicina Covid e altri 11 ne sono previsti per il reparto Covid2.

Questa situazione è ingestibile. Difficoltà e problemi, ritardi e carenze, sottovalutazioni e limiti di gestione non possono ricadere sui malati e sul personale sanitario allo stremo delle proprie forze.

Sarebbe necessario, direi indispensabile, affiancare al Direttore generale un consulente, esperto di programmazione sanitaria d’emergenza, di gestione di risorse umane e attività amministrative, per fronteggiare una situazione sfuggita di mano.

Una figura operativa in grado di agire – hic et nunc – per adeguare il sistema e garantire la tenuta del servizio. Soprattutto e immediatamente in termini di personale sanitario.

E l’assessorato regionale alla Sanità dia immediatamente seguito alle richieste avanzate dalla ASL1 oltre 6 (sei!) mesi fa: la nota prot. 94026 dell’8 maggio scorso che indicava le progettualità strutturali, impiantistiche, strumentali e di risorse umane per l’Ospedale dell’Aquila, è ancora senza risposta.

L’estate non è bastata ad avviare le attività necessarie! Adesso non possiamo aspettare che la curva dei ricoveri si attenui e poi si riduca. Potrebbe servire troppo tempo. E noi tempo non ne abbiamo.


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