"È scandaloso che il Centro di riabilitazione territoriale sia stato trasferito da Collemaggio e sistemato in un container del G8 presso l’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, invece di essere ospitato in una delle numerose strutture di proprietà comunale, acquistabili grazie alla procedura di acquisto equivalente." Questo il duro intervento dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Pierpaolo Pietrucci, e della consigliera comunale di L’Aquila Coraggiosa, Simona Giannangeli, che questa mattina hanno visitato il sito per verificare personalmente le condizioni del centro di riabilitazione.
“È inaccettabile”, continuano i due esponenti politici, “che a 15 anni dal terremoto del 2009, la Giunta Regionale di Marsilio e quella Comunale di Biondi non siano riuscite a trovare fondi per una sede più adatta, ignorando le necessità reali delle persone. Le scelte compiute sono scellerate e hanno un impatto devastante, senza alcuna preoccupazione per le conseguenze concrete che sono sotto gli occhi di tutti.”
Durante la visita, i consiglieri hanno confermato le segnalazioni ricevute da numerosi cittadini: “Le condizioni della struttura del G8 sono del tutto inadatte per trattamenti riabilitativi. Il luogo è fatiscente, tetro e pieno di ostacoli. La presenza di apparecchiature ospedaliere, tipiche di un reparto di sub-intensiva, crea un ambiente che risulta traumatico per i pazienti, soprattutto per bambini e anziani. Questi pazienti necessitano di un ambiente più accogliente e adatto alla riabilitazione.”
Il centro, secondo i consiglieri, presenta anche seri problemi logistici. “L’accesso è difficoltoso per le persone con mobilità ridotta, con parcheggi introvabili e un’area circostante degradante e priva di servizi. I parenti sono costretti ad attendere all’esterno in un contesto desolato.” Le condizioni generali, secondo le parole dei consiglieri, sono assolutamente inadeguate.
"Ci chiediamo, quindi", continuano Pietrucci e Giannangeli, "perché si decida di riportare una parte fondamentale della riabilitazione all’interno dell’ospedale, quando il DM 77 prescrive esattamente il contrario, ovvero la distribuzione di questi servizi sul territorio per facilitarne l'accesso e renderli più efficienti e in linea con gli standard normativi. A L’Aquila, invece, si fa un passo indietro, costringendo le famiglie a fare i conti con una soluzione precaria, che la stessa Asl definisce come temporanea, ma senza alcuna prospettiva concreta di cambiamento."
In risposta a questa situazione, Simona Giannangeli ha chiesto l’organizzazione di una terza Commissione consiliare sul tema, per approfondire la questione e raccogliere il parere dei cittadini. “Se necessario, la commissione si terrà proprio al G8," afferma Giannangeli, "così tutti potranno vedere di persona le difficoltà quotidiane e rendersi conto delle problematiche che affliggono questa struttura. Le giunzioni, gli ostacoli, la totale mancanza di accessibilità per chi ha una disabilità sono la dimostrazione evidente di quanto questa situazione non sia più tollerabile.”
Il messaggio di Pietrucci e Giannangeli è chiaro: è urgente trovare una soluzione adeguata e rispettosa per le persone che necessitano di trattamenti riabilitativi, lontano dalla precarietà e dal disagio che un ambiente come quello del container può comportare.