Pile, la variante che non apre e i cittadini infuriati

Avviata una petizione popolare

31 Agosto 2009   13:46  

La strada in questione è  la cosiddetta variante di Pile, lavori iniziati almeno cinque anni fa e mai ultimati.
Prima un traliccio dell'energia elettrica proprio lungo il tracciato, poi l'esaurimento, in corso d'opera, dei fondi hanno ritardato l'apertura di questa strada che se fino ad ora poteva rappresentare una valida alternativa alle sempre intasate vie di comunicazione attuali, oggi rappresenta l'unica soluzione per far fronte ad una viabilità locale assolutamente impreparata ad accogliere i grandi flussi di traffico che fra qualche settimana imperverseranno nella zona.
Nel quartiere di Pile, infatti, sono in corso di realizzazione alcuni moduli provvisori che da fine settembre ospiteranno la scuola Mazzini, la cui sede originaria si trova in zona rossa, e soprattutto 11 palazzine del progetto C.a.s.e., che implementeranno non di poco la popolazione e la densità abitativa di questo quartiere.
La mancata apertura della strada ha ripercussioni negative anche sull'adiacente nucleo artigianale, che vede cessazioni quotidiane di attività da parte di imprenditori che, in questo momento, trovano più conveniente dare in affitto i propri locali.
Così è partita una petizione popolare, a promuoverla Andrea Scordella, consigliere di circoscrizione e responsabile cittadino del Movimento per l'Italia.

(MS)

 


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