Addio di Pizzarotti al Movimento Cinque stelle.
"Sono sempre stato un uomo libero - ha detto in conferenza stampa - da uomo libero non posso che uscire da questo Movimento 5 Stelle, da quello che è diventato oggi e che non è più quello che era quando è nato".
Lo strappo vedrà compatto tutto il gruppo che forma la maggioranza in Municipio a Parma.
"Non sono cambiato io, o i nostri ideali, è cambiato il M5s. E' mancata la coscienza critica, l'ho esercitata solo io, e quindi vengo visto come disturbatore. In tante parti d'Italia siamo stati consumati da arrivisti ignoranti che non sanno cosa vuol dire amministrare: vogliamo governare e poi non si dialoga con nessuno. Questo non vuol dire governare".
Ma c'è chi confida che i consiglieri non sembrano per ora disposti a cambiare nome al gruppo, ovvero, nonostante l'addio a Grillo, vogliono continuare a chiamarsi 'Movimento 5 Stelle'.
Una mossa anche in risposta al gruppo, oggi di opposizione, formato dai dissidenti Nuzzo e Savani che, contro il sindaco, si erano staccati dalla maggioranza formando il gruppo 'Movimento 5 Stelle Parma'.
Insomma il caos regnerà sovrano a Parma e sembra ormai chiaro che, al di là della mossa di Pizzarotti, servirà comunque un intervento della dirigenza nazionale a 5 Stelle per sbrogliare la matassa di chi può, davvero, utilizzare il simbolo del movimento.
L'ultima mossa di Pizzarotti per imbrigliare ancora di più Beppe Grillo.