Pochi specializzandi in ortopedia, troppe denunce contro gli ortopedici e i giovani scappano

02 Ottobre 2011   10:35  

AAA ortopedico cercasi. Tra qualche tempo potremmo leggere un annuncio cosi', se la fuga dei giovani medici dalle scuole di specializzazione in ortopedia non si arrestera': quest'anno sono 187 i posti disponibili per aspiranti ortopedici, ma ce' il rischio che restino scoperti. L'ortopedia fa paura per colpa dello "stress da denunce facili": su circa 7.000 professionisti attivi in tutto il Paese pendono oltre 2.000 denunce e gli ortopedici sono percio' nell'occhio del ciclone, essendo ormai i medici piu' spesso protagonisti di cause civili per presunti errori medici, diagnostici o terapeutici. Negli ultimi 15 anni i contenziosi medico-legali sono cresciuti del 255 per cento e ogni anno vengono depositate in tutto il Paese circa 18.000 cause di responsabilita' professionale, mentre sono circa cinquemila i siti internet che offrono assistenza legale ai pazienti per casi di presunta 'malpractice'. Cosi', nonostante l'80 per cento delle accuse finisca per decadere, fare l'ortopedico e' ormai diventata una professione 'pericolosa': in vent'anni di carriera quattro medici su cinque devono fronteggiare una denuncia, finendo per passare un quinto del proprio tempo a barcamenarsi fra carte bollate e processi. Per monitorare le sentenze che coinvolgono gli ortopedici e definire con certezza i contorni del problema nel giugno del 2010 la Societa' Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) e' stata la prima e per ora unica societa' scientifica ad aver stipulato un protocollo d'intesa con l'Osservatorio Medico Legale (OrME), associazione nata nel 2007 da una convenzione fra il Tribunale di Roma, l'universita' romana di Tor Vergata e l'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma che monitora le sentenze in ambito di responsabilita' professionale medica del Tribunale della Capitale, dal 2001 a oggi. I primi risultati della collaborazione fra SIOT e OrME sono stati presentati in anteprima in occasione del congresso nazionale della SIOT, a Rimini dal primo al 5 ottobre. "Su un totale di circa tre milioni di prestazioni ortopediche eseguite a Roma nei tre anni di riferimento dell'indagine, sono stati riconosciuti colpevoli di un errore medico appena 69 ortopedici - spiega Nicola Pace, co-presidente del congresso e primario di Ortopedia all'Ospedale Civile di Jesi - nel 16 per cento dei casi e' stata chiamata in giudizio l'intera equipe. Gli interventi di chirurgia vertebrale sono i piu' soggetti a richieste di risarcimento (16 per cento), seguiti dalla chirurgia protesica dell'anca (9 per cento) e dalla chirurgia del piede (8 per cento)". In totale sono stati liquidati circa 6,5 milioni di euro di risarcimento, di cui circa due milioni e mezzo per la chirurgia vertebrale e oltre un milione e mezzo per le protesi totali d'anca.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore