Polemiche sul blocco del cantiere della filovia

29 Ottobre 2012   19:22  

“Il cantiere relativo alla costruzione della filovia di Pescara è oggi l’opera più importante del centro-sud Italia, un’opera già finanziata, con la disponibilità di un lotto di completamento e con somme già previste nei fondi Fas per consentire la realizzazione dell’infrastruttura da Silvi a Pescara sud e, dall’altro lato, sino all’aeroporto. Parliamo di un’opera strategica, fondamentale per lo sviluppo sostenibile della nostra città, l’unica forse oggi veramente in grado di abbattere i volumi di traffico sul nostro territorio e quindi i livelli di inquinamento.

Dunque l’eventuale blocco del cantiere non rappresenta oggi una vittoria per nessuno: se errori sono stati commessi nelle procedure, vanno sicuramente ascritti alla precedente presidenza della Gtm, e non certo all’attuale management, ma soprattutto quegli errori vanno corretti per garantire non lo stop delle opere, ma piuttosto la loro veloce ripresa affinchè a Pescara non resti un’opera monca e affinchè si riesca a dotare la città di un mezzo di trasporto pubblico veloce di massa realmente alternativo al traffico privato”. Lo ha detto il consigliere comunale e regionale Pdl Lorenzo Sospiri commentando la vicenda della filovia.

“Sostanzialmente – ha detto il consigliere Sospiri – oggi Pescara rischia di pagare lo scotto di un cambio di marcia della Comunità Europea, che prima aveva imposto l’obbligo di Via solo ai mezzi a guida vincolata, e oggi ha invece deciso di sottoporre alla stessa procedura tutte le metropolitane di superficie. Un cavillo, questo, che rischia di ricadere pesantemente, anche dal punto di vista finanziario, sull’Abruzzo e sulla città.

E la realtà è che nessuno oggi può cantare vittoria se quel cantiere si fermerà: non potranno farlo i residenti della cosiddetta strada-parco, né gli ambientalisti, come il Wwf, che, nell’interesse della collettività, piuttosto avrebbero dovuto sostenere quell’opera, finalmente capace di dare agli utenti un mezzo di trasporto veloce che, secondo i progetti in essere e i fondi disponibili, mira a garantire un collegamento su percorso preferenziale tra Silvi e Pescara, arrivando sino alla zona Pineta-Tribunale-Università da un lato, e, dall’altro, sino all’aeroporto.

Ma già una volta completato il primo lotto di collegamento tra Pescara e Montesilvano, avremmo potuto attuare una politica sulla mobilità tesa a disincentivare concretamente l’uso del mezzo privato a favore di quello pubblico, dando ai passeggeri la certezza di poter raggiungere le due città in appena 10 minuti. Perché oggi la vera battaglia su cui si gioca la partita politica è quella dello sviluppo sostenibile delle nostre città e lo stiamo vedendo nelle campagne a favore della delocalizzazione del cementificio o delle antenne di San Silvestro, o ancora nella promozione della mobilità ciclopedonale, che oggi vedono Pescara indiscutibilmente schierata in prima linea. Forse non ci si è resi conto che quello della filovia è l’opera più importante finanziata negli ultimi anni nel centro-sud Italia, con finanziamenti Fas e un lotto di completamento già disponibili.

Ora, se sono stati commessi errori di valutazione nelle procedure, errori che purtroppo risalgono ad annualità precedenti e non all’attuale gestione Gtm, sicuramente quegli errori andranno corretti, con l’obiettivo dichiarato di riprendere subito il cantiere della filovia e non certo di cancellarlo, perché la metropolitana di superficie è un’opera utile al territorio che va rigorosamente sostenuta. Se occorre la procedura di screening di Via, la stessa vada dunque eseguita accelerando al massimo le attività amministrative per garantire alla città il completamento dell’asse e la sua messa in funzione”.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore