Politica: i neodem, giovani del Pd, il 16 ottobre a L'Aquila. Rinnovare dalle idee

05 Ottobre 2011   19:03  

Né rottamatori né glorificatori: i trenta-quarantenni del Pd si ritroveranno il 16 ottobre all'Aquila, luogo simbolo della ricostruzione. Sono nuovi democratici, un gruppo di giovani parlamentari e amministratori con in testa l'idea di rinnovare il partito partendo dalle idee.

Nel capoluogo abruzzese, i neodem si incontreranno per parlare, confrontarsi, riflettere soprattutto su una nuova idea di sviluppo possibile. Il programma della giornata, saranno presenti di certo anche 6-7 segretari regionali, sara' messo a punto nei prossimi giorni, ma ieri sera la rotta e' stata tracciata in una cena cui hanno partecipato una trentina di giovani parlamentari, di diverse anime del Pd.

C'erano, tra gli altri, Emanuele Fiano, Pina Picierno, Daniela Sbrollini, Ettore Rosato. C'era Andrea Orlando, cui dovrebbe essere affidata la relazione introduttiva dell'appuntamento dell'Aquila. E c'era Daniele Marantelli, che nel suo riconosciuto ruolo di 'mister' ha spronato tutti "non a rivendicare, ma a esercitare le proprie responsabilita'".

La giornata dell'Aquila seguirà l'ispirazione che aveva animato l'incontro di 200 amministratori organizzato a inizio settembre a Pesaro da Matteo Ricci. In quell'occasione furono ribattezzati 'carrozzieri, ma e' un termine che non gradiscono.

Dal confronto di queste settimane, sono emersi tra i giovani del partito alcuni punti fermi su cui ragionare, con lo sguardo fermo sul Paese. In un momento di crisi cosi' profonda, e non solo in Italia, e' arrivato il tempo di rivedere il neoliberismo come modello economico di riferimento. E' accaduto in termini radicali anche all'ultima direzione del Pd, con una spaccatura tra difensori e detrattori della linea indicata dalla Bce.

"Non e' cosi' che vogliamo affrontare la questione", ha spiegato uno degli animatori del gruppo, "c'e' una questione piu' profonda che e' quello della fine del liberismo e di come si articolera' il futuro". Poi c'e' il tema del partito, con una critica a vecchi e nuovi personalismi, vale a dire quelli che si sono scontrati alla direzione e quelli che si accreditano come il futuro, leggi Matteo Renzi.

"Vogliamo contrastare sul campo la rottamazione", ha raccontato la stessa fonte, "chiarire che l'attuale classe dirigente se ne deve andare non perche' e' vecchia, ma perche' sono le loro idee a essere vecchie". Nessuna ambizione di corrente, anzi. Se c'e' una critica che i neodem muovono direttamente al segretario Pier Luigi Bersani e' proprio quella di avere tradito l'impianto congressuale, consentendo al Pd di restare una giustapposizione di anime e correnti. Con i personalismi, appunto, sempre a tenere banco. "Ma con quello che succede fuori, come puo' questo partito andare avanti a parlare sempre di se' stesso", ha sottolineato uno dei partecipanti alla riunione di ieri.


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