Porto Pescara, Febbo a Roma per chiedere lo slittamento del fermo biologico

11 Aprile 2013   19:31  

Si e' svolto oggi, presso gli Uffici del Ministero delle Politiche Agricole l'incontro ufficiale con il Direttore generale della Pesca marittima e dell'acquacoltura dott. Emilio Gatto, per discutere dello slittamento del fermo biologico 2013 per la Marineria di Pescara.

Erano presenti l'Assessore regionale alla Pesca, Mauro Febbo, accompagnato dal Dirigente Antonio Di Paolo, la Senatrice Federica Chiavaroli, il Comandante della direzione Marittima di Pescara Luciano Pozzolano, i rappresentanti della Marineria di Pescara, di Federpesca e Coldiretti Pesca.

"E' stato un confronto serrato e in certi frangenti anche aspro - spiega l'Assessore Febbo - nel corso del quale abbiamo illustrato tutte le motivazioni tecniche, economiche e sociali a sostegno della richiesta di slittamento del Fermo biologico 2013 che si ritiene quanto mai necessario. Questo affinche' si superassero le problematiche di natura biologica e si valutassero anche altri fattori prioritari non solo sotto l'aspetto tecnico. Un eventuale prolungamento della sospensione alle attivita' di pesca, con le imbaracazioni ferme in porto, comporterebbe un nuovo insabbiamento della canalina creata con il dragaggio. Inoltre le imprese, che si trovano in situazioni drammatiche, hanno la necessita' di riacquisire i mercati del pesce e recuperare la clientela tornando ad un'attivita' il piu' normale possibile. E questo va agevolato in tempi stretti se non vogliamo che un intero settore collassi definitivamente. A tal proposito non bisogna dimenticare anche la situazione dei lavoratori dipendenti delle imprese armatrici, che hanno ricevuto fino a oggi cifre esigue con immaginabili conseguenze economiche e che corrono il rischio di non percepire la Cassa integrazione per il 2013. Sono stati evidenziati quindi aspetti di natura sociale che non possono non essere presi in considerazione. Sono state avanzati anche alcuni suggerimenti tecnici relativi all'eventuale deroga, alla quale sarebbero collegate prescrizioni come il raggio di azione delle imbarcazioni che pescherebbero in un'area ben delimitata e sempre sotto la stretta sorveglianza della Capitaneria di porto. L'incontro si e' concluso con la decisione di comporre un apposito Tavolo tecnico che sara' convocato a stretto giro per arrivare in tempi brevi alle determinazini del caso.

"Sempre questa mattina - conclude Febbo - ho sentito il Direttore Carlea il quale mi ha assicurato, dopo esersi interfacciato con l'ingegner Marconi (Sidra) e l'architetto Bisol (Provveditorato), che il telone necessario per la vasca di colmata e' in arrivo e soprattutto che dall'inizio della prossima settimana (piu' lunedi' che martedi') saranno al lavoro due draghe per recuperare "il tempo perduto". Questo a dimostrazione che l'attenzione sull'emergenza dragaggio e' sempre massima".


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