Prc: ''Febbo non vuole il Parco perchè vuole i pozzi petroliferi''

10 Settembre 2011   17:43  

Rifondazione comunista chiede le dimissioni dell'assessore regionale Mauro Febbo da coordinatore del Tavolo per la costituzione del Parco della Costa teatina. Nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del segretario regionale, Marco Fars, il consigliere regionale Maurizio Acerbo ha accusato Febbo di "scorrettezza istituzionale".

L'esponente di Rifondazione ha fatto presente che l'assessore, prima di esprimere tutta la propria contrarietà al Parco, ha votato in Consiglio una risoluzione presentata da Walter Caporale dei Verdi ed una apposita delibera in sede di giunta.

"Quello che troviamo incredibile - ha detto Acerbo - è che un pubblico amministratore prenda in giro il consiglio regionale e le comunità locali.

Siamo pertanto convinti che le dimissioni di Febbo siano un atto dovuto e che il commissariamento, che si profila, sia una figuraccia".

Riguardo all'istituzione del Parco, ha sottolineato che è "l'unica garanzia contro la petrolizzazione" della zona e contro le varie forme di speculazione edilizia. "Non farlo fare - ha spiegato - significa riaprire la strada al petrolio".

Sulla questione è intervenuto, fra gli altri, anche Nicola Tinari, consigliere alla Provincia di Chieti, il quale ha accusato l'amministrazione, guidata da Enrico Di Giuseppantonio, di essere "politicamente assente" e di "lasciare tutta la vicenda nelle mani di Febbo"


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