Premio record per la Pelliconi, bufera alla San Marco

01 Luglio 2008   10:30  

Dopo la Sevel , anche la Pelliconi scala la classifica dei record. L’azienda di Atessa, infatti, dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi prefissati nel proprio piano industriale, si appresta a dare ai lavoratori un premio di produzione di ben 2.140 euro, il secondo più alto in Val di Sangro, stabilito dall’intesa che l’azienda ha sottoscritto con le rappresentanze sindacali unitarie di fabbrica (Rsu)
Un momento più che positivo per la Pelliconi e per i suoi 220 dipendenti che porteranno a casa 200 euro in più rispetto allo scorso anno e un risultato importantissimo anche per i sindacati. “Il premio fissato alla Pelliconi è tra i più alti in Val di Sangro, ma anche in Abruzzo”, commenta Fausto Antonucci, membro della segreteria provinciale della Fiom-Cgil. “La soddisfazione per questo risultato è tanta, anche fra le maestranze dello stabilimento. La Pelliconi dimostra di essere un’azienda con la quale si può discutere”.
"E’ un premio ottenuto grazie al coinvolgimento di tutti i lavoratori, i quali hanno permesso di raggiungere gli obiettivi aziendali", dice Marco Pantalone, delegato di fabbrica della Fim-Cisl. “Il risultato è positivo e rappresenta una risposta ai problemi salariali dei lavoratori”, ribadisce Marco Di Rocco, segretario provinciale Fiom: "Questo premio è frutto della contrattazione, che resta l’unico strumento efficace in tal senso. Chi predica aumenti economici individuali per meritocrazia dovrebbe riflettere su quanto avvenuto alla Pelliconi".
Aria di bufera  si respira invece alla San Marco di Atessa e Lanciano, produttrice di protezioni stradali e componenti per Fiat, Sevel e Iveco, in cui nei giorni scorsi i dipendenti hanno scioperato per il mancato rinnovo del contratto aziendale. La richiesta di aumento  dei salari di 560 euro, proposta dai sindacati è stata ridimensionata e rilanciata dalla direzione per un tempo limitato di quattro anni. I sindacati ,non contenti  della decisione, si sono opposti e per protesta hanno dichiarato lo sciopero.
 La situazione rimane in bilico anche alla Verlicchi di Casoli, azienda dell’indotto Honda, sempre a causa del contratto interno e del premio di risultato, non ancora definiti con la direzione.  (IP)


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