Presentato oggi il XVIII rapporto annuale di Legambiente: l´Ital

01 Marzo 2007   17:41  
Questa mattina a Roma, nel corso di una conferenza stampa, Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente (nella foto), ha presentato "Ambiente Italia 2007", XVIII edizione del rapporto annuale di Legambiente. Alla presentazione del volume, realizzato con la collaborazione scientifica dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia e pubblicato dalle Edizioni Ambiente, sono intervenuti anche Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e presidente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati e Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente. Dalla ricerca è emerso che l´Italia si trova in una condizione di notevole ritardo rispetto ai trend europei, soprattutto per quanto riguarda la lotta ai mutamenti climatici. Le emissioni di gas serra, infatti, sono cresciute del 12,1% rispetto rispetto ai livelli del 1990, mentre nel resto d´Europa si è verificata una contrazione di circa mezzo punto percentuale. In merito Della Seta ha sottolineato l´importanza di infrastrutture utili e pulite per contrastare i mutamenti climatici, l´inquinamento, la congestione del traffico, " servono impianti eolici - dice - pannelli solari termici e fotovoltaici, e anche rigassificatori visto che il gas è il combustibile fossile di gran lunga meno inquinante. Sono indispensabili per il rispetto dell´ambiente, ma soprattutto per rendere più sostenibile il nostro modo di produrre e consumare energia". Altro fronte caldo è quello della mobilità. L’Italia, infatti, è il paese europeo dove le persone si spostano di più a motore (31% in più rispetto alla media europea), basti pensare che oggi circolano sulle nostre strade circa 60 macchine ogni 100 abitanti, 10 in più rispetto agli altri Paesi europei, e che si vendono appena 24 biciclette ogni 1.000 abitanti, metà della media europea. Il risultato della nostra comodità è un livello record di polveri sottili (le nostre città, soprattutto quelle settentrionali, sono le più inquinate in Europa). Anche in questo caso, Legambiente sottolinea la necessità di nuove infrastrutture: da quelle ferroviarie a quelle per il trasporto pubblico locale (tram, metropolitane, parcheggi di scambio). Nonostante questi dati sconfortanti, però, l´indagine di Legambiente mostra anche un paese dinamico dal punto di vista di quella che si può definire come "economia della qualità". La percentuale di superficie agricola coltivata a biologico, ad esempio, è doppia rispetto alla media europea e sono in crescita anche le certificazioni ambientali (l’Italia è il quarto Paese al mondo per numero di siti certificati ISO 14001). L´estensione delle aree protette sfiora circa l㤓%, mentre i visitatori di musei e siti archeologici d’interesse nazionale hanno superato i 30 milioni con un aumento del 30% rispetto ai primi anni 㥢. "Oggi – ha concluso Della Seta – con l’acuirsi delle drammatiche evidenze del cambiamento climatico e con le crescenti tensioni sull’approvvigionamento energetico, le tematiche ambientali sono protagoniste indiscusse di una credibile prospettiva di benessere, che promuova la qualità, la conoscenza, la "soft economy". La visione ambientalista ha tutte le carte in regola per proporsi come risposta convincente e vincente ai rischi presenti e futuri, ma deve liberarsi dalla nostalgia e dal lamento e trovare il coraggio di proporsi come via del cambiamento, della riforma, di una rinnovata idea di progresso". Valentina Tenaglia

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