Presunti sprechi e spese allegre: è bufera sull'Sge

07 Gennaio 2012   10:21  

E' ancora bufera sulla Struttura gestione emergenza e più in generale sulla macchina commissariale della ricostruzione.

Questa volta ad alimentare le polemiche la relazione del consulente Sergio Iovenitti, un consulente chiamato dallo stesso Chiodi per razionalizzare le spese. Realizzazione resa nota dal quotidiano Il Centro. Iovenitti ha fatto bene i suo lavoro, indicando una lunga serie di spese ingiustificate. Alcuni esempi: le 400mila euro di telefonate, anche perché alcuni dipendenti hanno il privilegio dell'uso illimitato dei telefonini cellulari, con bolletta carico del contribuente, i 2 milioni di euro di affitti per container in significativa parte inutilizzati, e ancora forniture di materiali vari a prezzo pieno di listino, senza chiedere un centesimo di sconto vista l'entità degli ordinativi. Per non parlare i 450mila euro per la manutenzione dei mezzi militari che presidiano la zona rossa.

Dopo due mesi però Iovenitti si è dimesso perché spiega in una lettera inviata al commissorio Chiodi e al vice Antonio Cicchetti di non essere stato messo nella condizione di lavorare per conseguire un risultato importante sul piano sociale».

A seguito dello scoop de Il Centro il centrosinistra cittadino  torna a chiedere la chiusura della struttura, più volte definita dal sindaco Cialente, assesori e consiglieri vari una sorta di inutile baraccone che stra rallentando la ricustrzuione duplicando la burocrazia e  i costi.

Prende decisa posizione questa volta però anche un esponente di peso del centro destra  come l’assessore regionale Gianfranco Giuliante che afferma:

''La richiesta più volte da me reiterata di nuovi bandi per i servizi svolti per la Sge diventa ineludibile dopo il dossier Iovenitti. Continuare ad operare con i vecchi contratti e a prezzi fuori mercato, che solo per ragioni connesse alla fase acuta dell’emergenza potevano avere una qualche giustificazione, significa, oggi, cristallizzare rendite di posizione che da tempo dovevano essere oggetto di revisione. E poiché il commissario Gianni Chiodi aveva fatto verbalizzare una indicazione di fare nuovi bandi appare evidente che non si può rinunciare alla ricerca di responsabilità circa l’elusione di tale indicazione che non solo ha importato spese fuori controllo ma la perdita dei soldi per l’emergenza''

Giuliante chiede a questo punto che ''Chiodi tragga le conseguenze dell’elusione delle disposizioni che ha dato, pretendendo che i responsabili si facciano da parte''.

Sotto accusa il vicecommissario Cicchetti, che però tace. Firma il seguente comunicato stampa di risposta il coordinatore Roberto Petullà:

"E' gia' da tempo che e' stato avviato all'interno della Sge un monitoraggio costante sulle spese di gestione e non della struttura commissariale".

Lo sostiene il coordinatore della Struttura per la gestione dell'emergenza Roberto Petulla', in relazione alle spese che ogni anno sostiene la Sge. "Proprio tenendo presenti i controlli sui conti - sottolinea Petulla' -, negli ultimi mesi le spese di gestione sono state sensibilmente ridotte e questa riduzione ha proceduto di pari passo con le diverse esigenze della Sge, a conferma di un gestione corretta del bene pubblico.

All'inizio, quando e' nata la struttura e la fase emergenziale era nella fase acuta, la rilevanza delle spese era data anche dalla complessita' organizzativa e di funzioni che aveva la Sge.

Da qui si possono spiegare le particolari condizioni di alcuni contratti di fornitura. Con il tempo i costi sono stati ridotti, rivisti alcuni onerosi contratti come quello della gestione informatica che da Selex e' passata nella gestione della Struttura informatica della Regione, e lavorato per produrre economie. In poche parole, si e' operato normalizzare, sotto il profilo finanziario, l'intera struttura commissariale. Considerare ora un tutt'uno e dire che le spese alla Sge sono fuori controllo e' ingeneroso e non rende giustizia delle varie fasi di vita della Sge stessa". - In questo senso - prosegue Petulla' - si fa anche riferimento al contratto Telecom che, in capo alla Sge, comprende anche i servizi di Linea Amica, l'ufficio sisma e ricostruzione del Comune dell'Aquila, RELUIS, CINEAS, il Provveditorato alle Opere Pubbliche, le Forze Armate, la caserma Campomizzi (per la quale l'ADSU rimborsava i suoi oneri) e numerosi altri.

Telecom inoltre aveva applicato al Commissario un codice regionale piu' oneroso e non lo stesso applicato per il commissario della Protezione civile. Si e' ora in attesa di una nota della Presidenza del Consiglio dei ministri a Telecom di riapplicare il codice governativo con conseguente remissioni di note di credito a favore della Sge e con consistenti risparmi.''


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