Riceviamo da Paolo della Ventura, coordinatore regionale del Comitato Abruzzo per Civati.
"Il dato più rilevante della convenzione del circolo aquilano del partito democratico tenutasi l11 novembre, per il voto sulle mozioni congressuali e sui candidati segretario è, per noi, quello sul 26% raggiunto dalla mozione Civati. Su un totale di 237 votanti, tra gli iscritti al circolo cittadino Pd, 101 sono andati a Cuperlo (43% del totale), 72 a Renzi (31%) e 61 a Civati (26%), 0 a Pittella.
“Rispetto a una sproporzione di forze e risorse umane in campo, dentro al partito” – spiega il coordinatore regionale della mozione Civati, Paolo Della Ventura – “il nostro è un risultato straordinario, che premia la nostra proposta politica, per un cambiamento radicale della linea e delle soluzioni offerte ai problemi di questi anni. Recuperando una chiara connotazione di sinistra, e l’emorragia di voti che abbiamo perso fino alle elezioni politiche, e da queste ad oggi in questi mesi.
In questi giorni, nei circoli di tutta Italia, e alle primarie dell’8 dicembre, iscritti ed elettori sono chiamati a scegliere se mantenere lo status quo nel partito, fargli cambiare pelle, o se compiere una scelta di cambiamento radicale. Votando Civati scelgono quest’ultima ipotesi”.
La mozione è stata presentata nell’assemblea da Fabio Ranieri, coordinatore del circolo: “Siamo davvero molto contenti del risultato, ottimo” ha affermato a fine serata. L’accento è stato posto sul recupero dei concetti di uguaglianza e di presenza nei conflitti sociali, per offrire una via e soluzioni alternative “alle larghe intese”, concetti cari alla tradizione della sinistra. Con un partito che sia partecipativo e partecipe, “che coinvolga la base nelle principali scelte politiche; che veda i circoli come luogo di studio e di ascolto nei territori; che metta in rete le esperienze di buona pratica amministrativa che esprimono i sindaci nei territori e farne una piattaforma nazionale”, hanno spiegato i responsabili. Quanto ai contenuti, la mozione offre soluzioni concrete ed immediate a molti problemi: dal contratto unico di lavoro al consumo zero di territorio; dal reddito minimo di cittadinanza alla riduzione della tassazione sui redditi da lavoro; dai diritti civili (matrimonio per tutte le coppie, etero ed omosessuali; ius soli e riforma del diritto d’asilo) al superamento dei limiti alla finanza pubblica per gli investimenti produttivi e nella ricerca. Proposte concrete, che hanno portato nuovi tesseramenti e nuovi iscritti che vogliono passare “dalla delusione alla speranza” e sono per un “partito delle possibilità”, come titola il documento congressuale di Giuseppe Civati."