Primo spumante rosè da uve Montepulciano

31 Luglio 2007   16:13  
Una bottiglia che diventa il mezzo per trasmettere un pensiero, non solo per l’alta qualità del suo contenuto, ma anche per il suo particolare packaging, che permette di scegliere tra due sensuali opzioni: bottiglia trasparente per l’etichetta Rosè Osè, bottiglia nera per quella Osè Privè. Due nomi, due pensieri, stesso prodotto. La famiglia Sarchese-D’Auria ha presentato così la sua “nuova creatura”, il primo spumante rosè da uve Montepulciano, mai realizzato in Abruzzo. Vendemmia 2006, 12% vol., il nuovo Sarchese si presenta come un vino estivo, giovane, da consumarsi nelle fresche sere d’estate. E infatti la presentazione del nuovo prodotto è avvenuta venerdì sera, nella cornice della nuova cantina di Caldari (Ortona) dove, alla presenza dei principali organi di stampa, del sindaco di Ortona, Nicola Fratino, dei rappresentanti di Slow food, Ais e Accademia della cucina, sono state illustrate le motivazioni che hanno portato alla nascita di questo spumante e la particolare campagna pubblicitaria che lo caratterizza, curata dallo studio Alice di Pescara. “Voglia di innovare, essere i primi, tracciare un solco nel mondo della viticultura”, queste le motivazioni ricordate da Nicola D’Auria, presidente delle cantine Dora Sarchese, nate oltre vent’anni fa grazie anche alla preziosa collaborazione dell’agronomo Vincenzo Aquilano e di Leonardo Seghetti, storico professore di tanti corsi di enologia, entrambi presenti all’evento. Da allora la cantina è cresciuta e i vini oggi prodotti come il Rosso di Macchia, di Bianco della Rocca, del pluripremiato Lapis o il Pecorino Dorad´Oro, contribuiscono ad arricchire l’immagine dell’Abruzzo in Italia e all’estero. (Nella foto un momento della presentazione) Valentina Tenaglia

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