Problema casa, in Abruzzo più di duemila famiglie con lo sfratto

Petrilli: nel 2008 affitti aumentati del 16 per cent

23 Marzo 2009   11:44  

"Il problema casa come quello del lavoro e' uno dei piu' seri e forti in questo momento. Anche in Abruzzo il problema casa e' enorme: ci sono piu' di ventimila richiesta di alloggi popolari (richieste sia per le case popolari Ater che per le case parcheggio dei Comuni) e piu' di duemila famiglie con lo sfratto esecutivo". Ad affermarlo e' Giulio Petrilli, responsabile aquilano del PD per il dipartimento diritti e garanzie. "Questi - spiega - sono i dati reali ai quali vanno aggiunti quelli di tante famiglie che non hanno fatto richiesta di alloggi popolari, ma non riescono piu' a pagare gli affitti o il mutuo per la casa. In media l'affitto o il mutuo incide oltre la meta' dello stipendio e molte famiglie non ce la fanno piu', se poi a questo si aggiunge la perdita di tanti posti di lavoro, si capisce la drammaticita' della situazione. Il governo Berlusconi sta varando il piano casa, dimenticando completamente - a giudizio di Petrilli - il problema degli affittuari e dell'edilizia abitativa pubblica. Secondo i dati del Sunia (il sindacato degli inquilini) negli ultimi cinque anni 120 mila famiglie hanno subito lo sfratto, centomila per morosita'. Nel solo 2008 gli affitti delle case sono aumentati del 16%. Secondo sempre questo studio nei prossimi due anni oltre centocinquantamila famiglie subiranno lo sfratto. Alla luce di questi dati - rileva l'esponente poitico del Pd - va rilanciata una politica degli affitti che crei un calmiere e un nuovo rilancio dell'edilizia pubblica. Il governo Prodi varo' un provvedimento di finanziamento di 550 milioni di euro su questo settore, ora il governo Berlusconi ha deciso la riduzione di quel finanziamento a 200 milioni. Essendo la casa un bene primario ed importante andrebbero invece rafforzati gli investimento dello Stato su questo campo. Oltre il governo che deve assolutamente investire di piu' anche gli enti locali possono fare qualcosa: Regioni, Province e Comuni - dice infine Petrilli - dovrebbero con piu' oculatezza e trasparenza gestire il proprio patrimonio immobiliare, rivalutandolo e ove e' possibile finalizzarlo ad abitazioni per le fascie piu' deboli".

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