Processo Commissione grandi rischi: le testimonianze sulle presunte rassicurazioni disastrose

29 Ottobre 2011   13:30  

Quinta udienza oggi al tribunale dell'Aquila del processo ai componenti della commissione Grandi Rischi accusati di aver fornito false rassicurazioni agli aquilani, causando così la morte di persone nella notte del 6 aprile 2009.

Anche oggi davanti al giudice Marco Billi si stanno susseguendo per le deposizioni i testimoni della difesa, come vigile urbano Aldo Scimia, che ha perso la madre il 6 aprile 2009, Gianfranco Di marco, che ha perso la madre, la sorella e la nipote sotto le macerie di Onna, e ancora Cinzia di Bernardo, Stefania Cacioppo, Ana Paola Fulheri Hisham Shalin, amici e delle vittime della Casa dello studente.

Le loro deposizioni concordano in un punto: le rassicurazioni date dalla commissione grandi rischi e divulgate da televisioni e giornali, hanno fato si che i nostri amici o parenti la notte del sei aprile sono rimasti a dormire in casa, nonostante le scosse che hanno preceduto quella fatale, perché appunto si erano fidati della spiegazione ufficiale ed autorevole secondo cui le scosse erano solo un graduale rilascio di energia e che non si sarebbe verificata una scossa pericolosa.

Gli interrogatori dei test sono stati intervallati da schermaglie con gli avvocati difensori che attraverso le loro domande incalzanti hanno cercato di far emergere le contraddizioni e le lacune nella ricostruzione dei fatti dai parte dei test. Hanno ad esempio chiesto, rivolti ai testimoni, perché anche loro hanno dormito in casa la notte del sei aprile, dopo le prime scosse se, come spiegato, non si sentivano affatto rassicurati dalle parole della Commissione Grandi Rischi; perché non hanno allertato i familiari e amici; perché le denunce sono state inoltrate molti mesi dopo il terremoto. Questo per rafforzare la tesi difensiva: ovvero che non c'è un nesso causale tra le conclusioni a cui la commissione grandi rischi divulgò il 30 marzo 2009 e la morte delle persone nella notte del terremoto.

Tra gli imputi in aula oggi c'era solo Bernardo De Bernardinis ex-vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile. Gli altri imputati sono: Franco Barberi, presidente vicario della commissione Grandi Rischi, Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto C.a.s.e., Claudio Eva, ordinario di fisica all'Università di Genova e Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico di Protezione civile.

Filippo Tronca


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