Processo Grandi Rischi, i parenti delle vittime sfilano nell'udienza civile per i risarcimenti

I testimoni: "Assicurazioni hanno modificato nostre abitudini"

25 Settembre 2014   09:25  

Dopo la pausa estiva, è ripartito presso il tribunale dell'Aquila il processo Grandi Rischi, relativo alle rassicurazioni che i componenti della commissione diffusero il 31 marzo 2009, sei giorni prima del terremoto.

Nel dibattimento, intrapreso a seguito delle denunce dei familiari di alcune delle vittime, è giunto ieri il momento dell'udienza civile per il risarcimento danni, la cui richiesta complessiva è quantificata in diversi milioni di euro e diretta al Consiglio dei ministri, di cui la commissione Grandi Rischi era un organo consultivo.

Molti i testimoni ascoltati, tutti concordi nel sostenere che le rassicurazioni della commissione li indussero a cambiare abitudini per quanto riguardava il comportamento da adottare in caso di scosse sismiche.

Altri testimoni verranno ascoltati nella prossima udienza, prevista il prossimo 5 novembre: nella più ottimistica delle ipotesi, comunque, prima che la controversia possa giungere a risoluzione occorreranno almeno un altro paio di anni.

Rinviato al 20 novembre, intanto, il processo per il crollo di un palazzo in via Persichetti, in cui morirono Erminda Monti Vicentini e Amelio Zaccagno, per cui sono imputati per omicidio colposo Francesco Zaccagno e Maria Lidia Zaccagno, che si occuparono a vario titolo del restauro dell'edificio.


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