Processo Sanitopoli: mele, mazzette e altre foto mancanti

02 Luglio 2011   08:41  

La testimonianza dell'ex autista di Vincenzo Angelini, Dario Sciarrelli, e' stata al centro del processo all'ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, accusato di associazione per delinquere, corruzione, abuso, concussione, falso.

Sciarrelli ha raccontato ai giudici del tribunale collegiale di Pescara di aver accompagnato diverse volte Angelini a casa di Del Turco a Collelongo, in provincia de L'Aquila, e due volte a Roma, in via del Babuino. In particolare ha parlato del viaggio del 2 novembre del 2007 a Collelongo sostenendo che l'ex titolare della clinica Villa Pini in quella circostanza porto' all'ex governatore una busta chiusa contenente quattro mazzette di soldi e che quando torno' in macchina aveva una busta con le mele.

Sciarrelli ha confermato di aver scattato, sempre in quell'occasione, delle foto,che gli sono state mostrate in aula con un proiettore.
Foto in cui si vede appunto una mazzetta di banconote, una busta piena di mele, Angelini che si dirige verso l'abitazione di Del Turco, ma ha subito osservato la difesa, non si vede stranamente l'unica cosa che conta, cioè il passaggio di soldi da Angelini a Del Turco. Foto insomma considerate una prova schiacciante che però non dimostrano nulla.

Il testimone ha riferito di essere andato anche da solo a portare una busta a Del Turco oltre che a Collelongo alla sede della Regione all'Aquila. Sciarrelli ha parlato poi di una cena a Collelongo in cui era presente anche Camillo Cesarone.

Il teste inoltre ha detto che negli ultimi periodi Angelini si sentiva preso in giro ed era arrabbiato.: 'durante l'ultimo viaggio - ha raccontato Sciarrelli- Angelini mi disse speriamo di non dover mai utilizzare queste foto perche' vuol dire che siamo in rovina, perche' mi hanno ammazzato'. Prima della testimonianza dell'ex autista il collegio ha ammesso tutte le prove documentali, i testi, e ha riservato l'acquisizione del rappoto dei Nas in concomitanza con la loro audizione.

Sulla richiesta di acquisizione del rapporto da parte dell'accusa, in mattinata, a margine dell'udienza, c'e' stato uno scambio di battute tra il procuratore capo Nicola Trifuoggi e uno dei difensori di Del Turco, l'avvocato Giandomenico Caiazza, che si era opposto alla richiesta sostenendo che prima bisogna far testimoniare i Nas e poi procedere all'acquisizione.

Altro testimone è stato Aurelio Cilli, il consulente tecnico-informatico della procura. Ha parlato della macchinetta Panasonic con cui sarebbero state scattate le foto della presunta tangente: scheda di memoria, date e orari come 18.28, 18.30, 20.43, 20.44. Foto che per Cilli non sono state manipolate. La macchinetta è stata acquistata dall'autista l'8 marzo 2006 e le foto, per Cilli, sono successive a quella data. Ma è sulle date che ha battuto la difesa di Del Turco e quando sul video è passata una foto del 2005 e l'avvocato Caiazza ha fatto notare l'anomalia, Cilli ha risposto: «Forse quando la macchinetta è stata acquistata la data non era stata aggiornata»

Era presente in aula Vincenzo Angelini, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. L'ex governatore Del Turco ha invece risposto alla domanda dei cronisti sull'assoluzione di Giovanni Pace: 'l'unico sentimento che posso esprimere - ha detto- e' un sentimento di invidia. E' la fine - ha aggiunto - dell'infallibilita' dell'oracolo di Chieti'.

Uno stralcio dell'interrogatorio di Sciarelli

Pm Di Florio: Ricorda quel giorno del 2 novembre 2007?
Autista Sciarrelli: Era un venerdì, ero sotto la clinica e sono stato chiamato dal dottor Angelini. Sono salito al primo piano nella stanza delle segreteria del dottore.
Pm: Chi c'era?
Autista: Il dottor Angelini e le segretarie Katia Pace e Sandra Ciufici. Il dottore mi disse di fare una foto ai soldi che erano su un mobiletto alle spalle della segretaria. Feci la foto con una macchinetta che era stata comprata da poco. Poi, ebbi l'ordine di andare in macchina e di aspettare il dottore lì. Quando Angelini salì mi disse di andare a Collelongo. Eravamo su un'Audi A8 da 335 cavalli. Andavo veloce, "a tavoletta".
Pm: Chi prese la busta dei soldi? Che tipo di busta era?
Autista: Era una busta di carta riciclata, non ricordo il colore. C'erano 4 mazzette con le fascette. Scattai una foto alle mazzette.
Pm: Può illustrare la foto 82?
Autista: Sono 4 mazzette con banconote da 500 euro. Nella foto numero 85 si vedono le banconote dentro la busta che venne sigillata e chiusa dalla segretaria. Poi, Angelini mi disse che avrei dovuto fotografarlo quando entrava e usciva dalla casa di Del Turco e così feci. Ma non sono un bravo fotografo. La foto 88 rappresenta Angelini che entra in casa di Del Turco. C'era ancora luce a quell'ora. La foto successiva è l'ingresso della casa di Del Turco. Scattavo stando dentro la macchina e a un certo punto arrivò un'auto, un'Audi con una donna, forse la moglie di Del Turco, non so chi fosse, ma scaricò la spesa. Poi Angelini è uscito ed è entrato in macchina con una busta diversa dalla prima: era lucida, nera, con dei manici e dentro c'erano le mele. Usciti dal paese, ci fermammo e fotografai le mele.
Pm: Su ordinazione di Angelini ha fatto altre consegne?
Autista: Sono stato nella sede della Regione 2, 3 volte sempre per consegnare una busta a Del Turco. Non scambiavo una parola con lui, neanche buongiorno e buonasera. Andavo da solo o con il dottore. Altre volte sono stato a Roma in via del Babuino sempre con una busta per Del Turco. Credo che quella fosse la sua casa.
Pm: Sapeva cosa contenevano le buste?
Autista: Prima dell'episodio delle mele, il dottore mi consegnava buste chiuse. Non escludevo che ci potessero essere soldi, sentivo le banconote ballare.
Pm: Ha mai raccolto uno sfogo di Angelini?
Autista: Una volta mi disse: "Sappi che se dovrò utilizzare queste foto siamo in rovina, vuol dire che mi hanno ammazzato".


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