Un gesto di protesta da parte di attivisti per il clima ha scosso la tranquillità di Venezia, con l'esterno della maestosa Basilica di San Marco come palcoscenico della loro azione. Nel corso di un'azione mirata, gli attivisti hanno definito il loro gesto "un allarme anti-incendio".
Armatisi con un paio di estintori, gli attivisti hanno lanciato contro le antiche mura della Basilica un liquido misto a fango, creando uno scenario insolito e provocatorio. A completare l'azione, uno striscione con lo slogan "fondo riparazione" è stato esposto per sottolineare la preoccupazione per le questioni ambientali e climatiche.
Tuttavia, la protesta non è passata inosservata, e alcune persone sul posto hanno reagito con disapprovazione, contestando questa forma di espressione per il clima. La scelta di utilizzare un simbolo così iconico della storia e della cultura veneziana ha suscitato dibattiti e reazioni contrastanti.
Gli agenti della Digos sono intervenuti prontamente per gestire la situazione e prendere in consegna la questione. La protesta degli attivisti per il clima rimane al centro dell'attenzione, alimentando il dibattito sulla necessità di sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo alle sfide ambientali e climatiche.
Il gesto, pur suscitando dibattito, evidenzia il crescente impatto delle questioni ambientali nella società e la volontà di alcuni gruppi di attivisti di adottare forme di protesta più provocatorie per richiamare l'attenzione sulla necessità di azioni concrete.