Protesta dell´Ugl: "Telecom sta penalizzando l´Abruzzo"

23 Maggio 2007   13:44  
"Da tempo continua e si intensifica la scelta di Telecom Italia di penalizzare il territorio abruzzese con chiusura di sedi, agenzie, e della stessa Direzione Regionale, fino alla recentissima chiusura a Pescara di un negozio come il "Telefonino", per anni ritenuto punto d´immagine e fiore all´occhiello della stessa azienda". Lo ha annunciato stamane il segretario nazionale Ugl-telecomunicazioni, Gianni Fortunato, con una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il segretario regionale Ugl-Abruzzo, Geremia Mancini, il segretario provinciale Silvino Perrotti e il segretario Stefano Conti, per ribadire che "l´Ugl non condivide queste scelte che penalizzano il territorio abruzzese, ne limitano le potenzialità e soprattutto hanno ripercussioni occupazionali assai pesanti sul territorio". A parere di Fortunato, infatti, la chiusura del "Telefonino", che doveva rappresentare un punto di riferimento e di sicurezza per i cittadini, è solo l´ultima anello di una catena iniziata già da diversi anni e che ha visto catalogare la nostra regione come "non interessante" da parte dell´azienda Telecom, che sta dimostrando sempre più la volontà di abbandonare il territorio e spostarsi altrove. "Pescara è una città con grandi potenzialità - ha aggiunto il segretario nazionale Ugl - per questo premeremo affinchè la nuova amministrazione Telecom capisca che l´Abruzzo è una realtà viva, dinamica, che aspetta elementi concreti per poter sviluppare le proprie potenzialità. Ribadiamo, quindi, la nostra protesta verso queste decisioni altamente penalizzanti nei confronti dell´intera regione, che ora si trova senza punti di riferimento stabili, con una manutenzione inadeguata delle linee telefoniche e con un servizio generale carente e affidato unicamente ai call center nazionali". Dopo la chiusura nel 2006 del punto 187, il "Telefonino" era diventato, infatti, un punto nevralgico per i fruitori Telecom, che avevano la possibilità di rivogersi direttamente a persone competenti per risolvere i propri problemi riguardanti i prodotti dell´azienda. "Non capiamo il motivo per cui quest´azienda - ha sottolineato Conti - dica di volersi porre a favore del cliente per poi eliminare l´interfaccia più importante, il negozio. Dirottare i problemi sul call center comporta problematiche non riscontrabili in punto vendita". Mancini ha poi posto l´attenzione sull´esigenza di far notare ai sindaci della Regione che questa iniziativa Telecom offende l´Abruzzo e i lavoratori, per questo "l´Ugl sta coinvolgendo anche le istituzioni e i rappresentanti del territorio, affinchè diano uno sguardo alla vicenda". (Nella foto da sinistra Geremia Mancini, Gianni Fortunato e Stefano Conti) Valentina Tenaglia

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