Proteste Sindacali contro i Tagli nel Piano di Dimensionamento Scolastico

La Regione Abruzzo nel Mirino

09 Gennaio 2024   16:24  

Il piano di dimensionamento della rete scolastica adottato dalla Giunta regionale nel 2024 ha scatenato le proteste dei sindacati, che lo ritengono inadeguato e in grado di risolvere solo parzialmente i problemi reali della gestione della scuola abruzzese per il prossimo anno scolastico.

Per la Cisl Scuola, il piano lascia irrisolti i nodi critici della gestione scolastica, prevedendo, nella migliore delle ipotesi, almeno 8 autonomie scolastiche in reggenza senza un dirigente scolastico titolare. Secondo Davide Desiati, segretario regionale Cisl Scuola, "il numero potrebbe essere addirittura significativamente superiore". La situazione è aggravata dalla presenza di diverse decine di scuole senza direttori amministrativi titolari, che dovranno ancora ricorrere a incarichi annuali. Il sindacato chiede un intervento deciso dei rappresentanti politici abruzzesi per bloccare il processo di dimensionamento scolastico e bandire immediatamente il concorso per i Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi).

La Cisl Scuola Abruzzo Molise invita l’assessore Quaresimale e i presidenti provinciali "a riattivare immediatamente i lavori perché la scuola abruzzese non può e non deve subire un ulteriore processo di dimensionamento scolastico come quello vissuto nel 2023, stavolta condizionato magari dai lunghi tempi delle prossime elezioni regionali".

Dall'altro canto, la Flc Cgil L'Aquila critica il piano regionale, sottolineando come la provincia dell'Aquila sia penalizzata dai tagli effettuati. La parziale retromarcia del governo nel decreto Milleproroghe ha ridotto gli originari 11 tagli a 7, ma il sindacato ritiene che ciò non abbia risolto appieno i problemi, evidenziando come il Serafini Di Stefano di Sulmona, un istituto comprensivo storico e centrale, risulti sacrificato nonostante le richieste di deroga per criticità nell'edilizia scolastica.

Miriam Anna Del Biondo, segretaria Flc Cgil L'Aquila, dichiara: "Sacrificare un istituto comprensivo storico e centrale come il Serafini Di Stefano di Sulmona per il quale il Comune aveva chiesto una deroga sulla base delle enormi ed irrisolte criticità dell’edilizia scolastica cittadina non risolve i problemi, anzi li aumenta."

Il sindacato esprime preoccupazione per la situazione delle scuole dell'Alto Sangro che perderanno una dirigenza da anni in reggenza. La politica è chiamata a trovare soluzioni alternative e a bloccare ulteriori tagli che potrebbero compromettere il sistema educativo nella regione.


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