Protezione Civile, il nuovo piano è fermo da due anni a causa della burocrazia

Di Mattia: "Piano già pronto da due anni ma è bloccato"

13 Novembre 2014   09:53  

E' ancora vivissimo nei montesilvanesi il ricordo di quando, esattamente un anno fa, tra il 12 ed il 13 novembre, il torrente Saline superò i livelli di guardia ed esondò, costringendo all'evacuazione numerose famiglie.

Ad ora, tuttavia, in termini di prevenzione nulla sembra essere ancora cambiato, nonostante sulla città incombano altri pericoli tra cui la frana di via Aspromonte ed il rischio di crollo di Torre San Michele sul Colle. Da ormai circa due anni, infatti, la città è di fatto priva di un vero e proprio piano di Protezione Civile, bloccato a causa di vari intoppi burocratici ed amministrativi.

A tal riguardo, in risposta alla richiesta del consigliere comunale M5S Manuel Anelli di elaborare il documento, l'ex sindaco Attilio Di Mattia ha in effetti risposto che esso sarebbe di fatto già stato stilato, ma è ancora chiuso nei cassetti degli uffici comunali: "Il nuovo piano di Protezione Civile è pronto dai tempi di Cordoma, ossia da quasi due anni, ma manca il visto della parte dirigenziale che, per scaramucce personali, si rifiuta di firmare".

Tale situazione di impasse sarebbe da attribuirsi all'alternanza tra Costantino Di Donato, nominato a capo della Protezione Civile nell'ultimo periodo dell’amministrazione Cordoma ed attuale dirigente del settore, e Gianfranco Niccolò, dirigente dei Lavori pubblici, già responsabile della Protezione Civile, colui che secondo Di Mattia avrebbe redatto il documento, che non sarebbe stato poi approvato a causa del mancato ricambio di guardia dirigenziale.

L'assessore Ottavio De Martinis ha comunque voluto rassicurare i cittadini, affermando come l'amministrazione sia già al lavoro per stilare in tempi brevi l'atteso piano.


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