Provincia Chieti: la sinistra dà le pagelle agli amministratori

10 Settembre 2011   13:29  

Una compagine di governo bocciata su tutti i fronti con la sola eccezione degli assessori Daniele D'Amario, risultato appena sufficiente, e Mauro Petrucci che riceve una insufficienza piena ma degna di rispetto e simpatia. Questo il risultato delle pagelle redatte dai consiglieri della minoranza di centro sinistra alla Provincia di Chieti che hanno valutato l'azione e l'operosita' del presidente Enrico Di Giuseppantonio e dei componenti la giunta in questi 2 anni di amministrazione attiva.

La valutazione faceva riferimento a quattro punti: presenza all'interno dell'istituzione, qualita' e quantita' del lavoro prodotto, progettualita' nell'esperimento delle deleghe possedute, attaccamento e presenza al territorio. "Fa specie il voto basso e largamente insufficiente del presidente Di Giuseppantonio - sostengono in una nota i consiglieri di Pd, Idv, Sel e Federazione della Sinistra - che pecca di una efficace e determinata presenza che faccia apparire la Provincia politicamente presente e rilevante nel determinare lo sviluppo economico e sociale. Bruciante anche il giudizio sul vice presidente con delega alla viabilita' Antonio Tavani la cui azione risulta inesistente; altrettanto sono le azioni di Nicola Campitelli, con delega alla'Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Remo Di Martino, Cultura e Turismo, Gianfranca Mancini, Sociale, Donatello Di Prinzio, Edilizia Scolastica, e Silvio Tavoletta, Sport e Tempo Libero.

Alessio Monaco, con delega al Bilancio, si e' preso un voto basso ma riparabile se risultasse piu' onesto intellettualmente nel dire e fare le cose che realmente pensa. Medesimo discorso vale per l'assessore all'Ecologia e Ambiente, Eugenio Caporrella. Puo' decisamente migliorare adesso se, come noi auspichiamo, guardera' seriamente agli interessi generali del territorio e non piu' solo a quelli della Frentania. Un risultato deludente - concludono gli esponenti del centro sinistra - che constatiamo anche parlando con cittadini ed amministratori ove la delusione e' cocente. Costruire una coalizione vincente e' facile, ma governare e' tutt'altra cosa e, quando non si e' liberi, autonomi, autorevoli e credibili nell'azione amministrativa ma spesso dipendenti da volonta' esterne, si diventa immobili ed inesistenti". (


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