Psichiatra aggredita: Sip critica mancato arresto del soggetto violento

14 Febbraio 2024   10:52  

La Società Italiana di Psichiatria (Sip) ha sollevato critiche riguardo alla gestione dell'aggressione subita dalla professoressa Francesca Pacitti, avvenuta sabato scorso presso l'ospedale de L'Aquila. Secondo la Sip, le forze dell'ordine hanno commesso un errore nell'avalutare le circostanze dell'aggressione, non procedendo all'arresto immediato del soggetto responsabile, ma invece indirizzandolo verso il Pronto Soccorso e successivamente ricoverandolo in psichiatria.

La presidente della Sip, Emi Bondi, ha denunciato questa pratica definendola una "delega alla sanità" del ruolo di custodia e cura delle persone violente. Tale approccio, secondo la Sip, può essere giustificato nei casi in cui la violenza è causata da alterazioni psichiche, ma non è appropriato quando la violenza è espressione di devianza.

Vittorio Di Michele, presidente della Sip sezione Abruzzo-Molise (Sipsam), ha sottolineato che i servizi psichiatrici sono destinati alla cura e non alla custodia sociale. Ha aggiunto che i Dipartimenti di Salute Mentale non dovrebbero fungere da "discarica" per individui violenti o tossicodipendenti, né per coloro che cercano vantaggi derivanti da diagnosi fittizie.

La Sip ha quindi chiesto maggiore tutela per i luoghi di lavoro e azioni concrete per distinguere tra ordine pubblico e cura nella gestione di situazioni di violenza.


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