L'empasse e il vuoto di potere determinati dall'esito delle elezioni, rischiano di avere effetti devastati sul cratere sismico abruzzese e sulla già difficile partita della ricostruzione. L'allarme arriva dal primo dei non eletti in Abruzzo alla Camera, l'ex-onorevole del Pd Giovanni Lolli.
E il riferimento è in particolare alle tasse sospese e da restituire ridotte dal 40% da parte alle aziende aquilane e teramane pescaresi ricadenti nel cratere sismico. L'Inps, denunciano alcune aziende, ci ha negato il Durc, il Documento Unico di Regolarità Contributiva, risultato negativo a causa della richiesta dell'INPS del pagamento al 100% dei contributi sospesi a causa del sisma.
Poi c'è stata da parte dell'ente una precisazione: le aziende possono riottenere il Durc positivo presentando copia della richiesta di rateizzazione e le ricevute dei versamenti finora effettuati.
Episodi che però confermano però la micidiale l'incertezza su una vicenda da cui dipende la sopravvivenza di centinaia di aziende, e che sottolinea Giovanni Lolli al nostro microfono, deve essere risolta una volta per tutte da un nuovo governo, con provvedimenti ad hoc e aprendo una vertenza con l'Europa, contestando il demenziale principio secondo cui la riduzione fiscale in un territorio colpito da catastrofe deve essere negato in quanto considerato aiuto di Stato e lesivo del sacro principio della concorrenza.
Filippo tronca
montaggio di Marialaura Carducci