''Quello scemo dice che ci sarà il terremoto''

Giuliani dà l'allarme, Bertolaso lo minaccia

17 Febbraio 2010   21:09  

Nelle 20mila pagine di intercettazioni c’è anche il racconto fedele di quello che accade nei giorni immediatamente precedenti al terremoto dell’Aquila e la cronaca dei minuti che seguono la scossa delle 3,32 del 6 aprile. Lo sciame sismico che scuote l’Abruzzo sta andando avanti da mesi. C’è un tecnico, Giampaolo Giuliani, che da settimane sta lanciando allarmi prevedendo un sisma disastroso alimentando la psicosi.

 

E’ il 12 marzo 2009, sono le 21,46. Fabrizio Curcio, collaboratore di Bertolaso, chiama il suo capo.

Curcio: «Volevo solo avvertirla che mi ha chiamato Altero Leone... perché in Abruzzo, all’Aquila in particolare... c’è di nuovo quello scemo che ha iniziato a dire... che stanotte ci sarà il terremoto devastante».

Bertolaso: «... eh».

C: «Allora noi stiamo cercando con Mauro di far fare un comunicato all’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e volcanologia ndr)... perché Altero mi ha detto che all’Aquila si è sviluppata un’ansia bestiale. C’è insomma parecchio movimento, telegiornali quant’altro».

B: «Ma chi è questo?».

C: «E’ Giuliani che ogni tanto se ne esce con queste dichiarazioni... non è la prima volta che succede».

B: «Ma come non è la prima volta che succede, ma che stai dicendo? Succede una cosa del genere... uno lo denuncio per procurato allarme e viene... viene massacrato...».


E’ la notte fra il 5 e il 6 aprile, quella del terremoto. Alle 22,58 Curcio richiama Bertolaso.

Curcio: «Allora due cose: la prima quel 4,6 alla fine a 28 chilometri di profondità, per cui... ho sentito... per prefettura... insomma un po’ di spavento ma niente di più. Abbiamo sentito un po’ tutti quanti, stiamo facendo le verifiche eccetera... me l’hanno data adesso, c’è stata una replica del 3,9 e adesso del 3,5... in questo istante».

Bertolaso: «Va bene tienimi informato».


3,38 del mattino.

Curcio: «... parlano di un 5,9 all’Aquila».

Bertolaso: «Si va bene».

C: «Non sappiamo la profondità... adesso sto parlando con Chicco, dall’altra parte e con Mauro Dolce».

B: «Comunque tutti subito in sala operativa»

C: «Sì stiamo andando».

B: «Fai diramare immediatamente l’ordine al Comitato operativo. Ci vediamo in sala operativa».


Ore 4,05

Bertolaso: «Che novità mi dai?».

C: «5,8. All’Aquila ci sono problemi... convocato il Comitato operativo immediato. Abbiamo parlato con Altero che anche abbastanza in stato confusionale... dicono che c’è qualche crollo in centro e tanta confusione».

B: «Epicentro dov’è?»

C: «L’Aquila proprio... l’Ingv nicchia un pochino, pare che sia L’Aquila»

B: «Va bene state andando in Sala operativa?»

C: «Ci siamo già tutti, abbiamo tre macchine pronte a partire».

B: «Dai anche subito l’allerta per l’elicottero».

C: «Già fatto».

B: «Che venisse subito qua a Tor di Quinto».

C: «Ok»

B: «Lo voglio a Tor di Quinto pronto... sentiti bene con i vigili del fuoco. Fai venire subito chi è... Riccio. E poi Berlazzo e digli di cominciare a organizzare».

(itercettazioni pubblicate da Il Centro)


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