“Questa gara al ribasso dimostra che aumenti benzina non erano giustificati”

01 Luglio 2012   08:31  

A seguito della lodevole iniziativa di Eni che ha ridotto il costo della benzina, le altre compagnie stanno reagendo a suon di offerte al ribasso.

Questa situazione ci porta a fare una domanda: “Ma allora, non essendo mutato nulla rispetto alle condizioni iniziali, perché negli ultimi mesi il prezzo della benzina è aumentato considerevolmente per poi essere ridotto senza problemi in pochi giorni?”.

Lo dice in una nota il Segretario Nazionale dell’Associazione per la tutela del cittadino Assotutela Pietro Bardoscia.

Pensiamo di avere una risposta. Forse perché i cittadini hanno iniziato a reagire contro questi aumenti utilizzando sempre meno la propria vettura o puntando sulle compagnie “no logo” che offrono a prezzi ridotti benzina e diesel, generando un importante calo della domanda che ha decisamente “allarmato” alcune compagnie petrolifere?

Gli italiani hanno dimostrato di saper reagire – conclude Bardoscia - , ora, sarebbe il caso che le Istituzioni aumentassero i controlli  sull’andamento dei prezzi del carburante, intervenendo severamente laddove ci siano eventuali abusi.  

dal Sole 24ore

Torna un week end di sconti per il prezzo della benzina e si accende la guerra dei prezzi tra le società petrolifere. Dalle 13 di sabato 30 giugno alle 7 di mattina di lunedì 2 luglio vengono applicati i saldi alla pompa da Eni. L'iniziativa è partita il 16 giugno e andrà avanti fino al 3 settembre.

Difficile non essersene accorti, basta guardare le lunghe code formate dai 5 milioni di italiani che ne hanno approfittato lo scorso week end fino all'esaurimento delle scorte in alcuni distributori. Il prezzo - che viene comunicato da Eni prima di ogni week end - questa volta è di 1,58 euro al litro per la verde e 1,48 euro al litro per il diesel. Lo sconto - che può essere maggiorato dai singoli distributori - è disponibile su circa tremila stazioni Eni ed Agip su un totale di circa 4.600.

La guerra dei prezzi  - Anche i concorrenti hanno deciso di abbassare i prezzi. Esso applica uno sconto di «almeno 21 centesimi» negli orari di chiusura dalla pausa pranzo di venerdì 29 giugno fino alla mattina di lunedì 2 luglio. Secondo Quotidiano Energia lo sconto si è tramutato in alcuni casi in 25 o addirittura 29 centesimi in meno. In alcuni impianti la benzina è scesa fino a 1,55 euro al litro e il diesel a 1,39 euro al litro. Shell mantiene sconti di circa 10 centesimi in gran parte degli impianti, mentre TotalErg conferma la strategia di difesa dei propri volumi di vendita con un taglio dei prezzi di 15 cent nelle aree a più alta competizione. Iniziative mirate anche da parte di Tamoil.

A chiudere il cerchio le compagnie no-logo e la Gdo, che applicano riduzioni nella aree dove già da ieri sono iniziate le campagne sconti delle petrolifere. I prezzi medi I prezzi medi nazionali self service praticati venerdì sono 1,775 euro al litro per la benzina e 1,643 per il gasolio. I prezzi medi serviti sono 1,805 euro al litro per la benzina, 1,693 per il diesel e 0,785 per il Gpl.

Punte massime per la verde a 1,881 euro al litro, per il diesel 1,737 e per il Gpl 0,820. La composizione del prezzo dei carburanti alla pompa Secondo i calcoli di Nomisma Energia il 25 giugno un litro di verde costava 1,74 euro.

Di questi il 59% sono tasse (30,3 centesimi di euro di Iva e 72,4 di accisa), il 41% il prezzo industriale. Quest'ultimo è composto da 53 centesimi di prezzo internazionale (quotazione Platt's) e 19 centesimi di margini lordi per le compagnie petrolifere. Gli sconti, in molti casi, superano dunque i margini.

«Quella dei prezzi è una guerra molto violenta - spiega Davide Tabarelli, presidente di Nomisma - Viene venduta la produzione in eccesso, ma sottocosto. Possono permetterselo i colossi che fanno ricavi nella produzione di greggio, meno chi è attivo solo nella raffinazione e distribuzione».


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore