Raid di orsi affamati nei paesi del Parco, pronti mezzi di dissuasione per i plantigradi

Sarà possibile richiedere recinti elettrici

15 Settembre 2014   10:46  

Da tempo, i residenti dei paesi compresi nel territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise si trovano a dover fronteggiare sempre più frequenti raid nei centri abitati di orsi affamati, ma stando alla direzione del Parco sono ora pronti mezzi di dissuasione.

Il presidente Antonio Carrara ha infatti garantito che "tra oggi e domani saranno attivati mezzi di dissuasione per tenere lontani gli orsi da case e pollai, tra cui recinti elettrici".

Quanto all'idea di potenziamento delle strutture del Parco, Carrara si è detto d'accordo con Legambiente: "E' un'ipotesi che merita di essere presa in considerazione, e che se attuata consentirebbe senza dubbio di rendere più efficace l'azione di prevenzione ed intervento all'interno ed all'esterno del Parco, poiché nonostante gli ottimi risultati sin qui conseguiti la Riserva non può farcela da sola".

Quanto all'orso trovato morto per sospetto avvelenamento pochi giorni fa presso Pettorano sul Gizio, suo paese d'origine, Carrara ha invece preferito adoperare cautela: "Consiglierei di andare cauti: gli uomini della Forestale hanno impiegato cani antiveleno che non hanno rinvenuto alcuna traccia di bocconi avvelenati, ed in ogni caso la cosa più opportuna è attendere i risultati delle analisi".


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