Rassegna Letteraria a L'Aquila: un confronto sul dopo sisma, il 26 marzo e il 13 aprile

23 Marzo 2012   16:18  

La Rassegna Letteraria e Studi sulle comunità presenta un confronto sul dopo sisma.
TERRE MEMORI: DALL’IRPINIA ALL’AQUILA - I luoghi dei diritti negati (l'iniziativa rientra nelle attività creditizzabili)


LUNEDI' 26 marzo 2012 ORE 16:00 Fac. di Lettere e Filosofia, Aula L  Bazzano (AQ)Università degli Studi dell’Aquila- Facoltà di Lettere e Filosofia


Il 23 novembre 1980 un terremoto catastrofico colpì la Campania e laBasilicata. I morti furono quasi 3.000, oltre 300.000 i senza tetto. La Protezione civile non esisteva ancora e le istituzioni dello stato erano deltutto impreparate ad affrontare l’evento, ma migliaia di volontari e molteamministrazioni locali, da ogni parte d’Italia, si mossero spontaneamenteper portare i primi soccorsi.
Venticinque anni dopo, i volontari vengono invitati a tornare nei comuniricostruiti. Da qui parte un viaggio nell’area dell’Alto e Medio Sele e delTanagro, tra le province di Salerno e Avellino. Ai ricordi dei terremotati edei volontari, alle immagini di repertorio della distruzione e delle lottepopolari seguite a quell’evento si alternano i segni attuali dei mutamenticausati dal sisma: una ricostruzione che ha in parte stravolto il territorio e non è ancora terminata, il cemento di opere pubbliche spesso inutili esovradimensionate, le speranze tradite di un’industrializzazione calataall’alto, un rinnovato destino di arretratezza e emigrazione; ma anche itentativi di promuovere le identità e le qualità dei luoghi.

Terre in moto” è un affresco di storie locali che raccontano un pezzo della storia di tutto il paese. 

Regia: Michele Citoni, Angela Landini, Ettore Siniscalchi
Interverranno: Lina Calandra, Alessandro Vaccarelli (Docenti)
Massimo Prosperococco (L’Aquila eMotion)
Michele Citoni, Ettore Siniscalchi (Registi - Documentaristi)


Venerdì 13 aprile invece sarà la volta di  TERRACARNE Viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del Sud Italia
 ... Ora tutti si lamentano, tutti a dire che si stava meglio prima del terremoto, tutti arimpiangere un tempo in cui si era più uniti e più buoni. A me pare di averla vista questabontà e questa unione solo fino a quando è durata la paura, fino a quando la gente hadormito nelle macchine, fino a quando abbiamo cercato di salvarti, poi è andata un po’come ti ho detto.
(da: Lettera a chi non si è salvato)


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