"E' arrivata a conclusione ed e' costata 35 milioni di euro alla collettivita' la annosa vicenda dell'acquisto di nuovi spazi per gli uffici regionali. Era davvero necessario?. Era, tra le tante, questa la soluzione migliore?. Un passo indietro!".
Ad intervenire sull'argomento, tramite un comunicato, è la federazione provinciale di Pescara del Partito dei Comunisti Italiani.
"Della necessita' di nuovi spazi si parla da anni, e' vero, infatti si e' verificato spesso in passato che assessori regionali prendessero in affitto appartamenti nel centro della citta' per dislocare i propri uffici a costi esorbitanti, ma le soluzioni piu' semplici - osserva il Pdci - non sono mai state prese in considerazione.
Gli attuali uffici in via Raffaello confinano con un terreno che sarebbe stato possibile acquisire a costi accessibili ed avrebbero trovato cosi' un naturale e ed economico ampliamento, ma qualche anno fa, si ritenne vantaggioso l'acquisto dell'edificio della Camera di Commercio in Piazza Unione: l'operazione costitui' la provvista economica con cui la stessa Camera di Commercio opziono' l'acquisto delle aree ex Cofa dalla Regione, una specie di partita di giro", sempre stando al commento dei Comunisti Italiani.
"Nel frattempo - prosegue la nota - sulle aree lungo la Tiburtina sulle quali avrebbero dovuto sorgere i famosi parcheggi di scambio, per alleggerire la citta' dalla enorme mole di traffico che quotidianamente la invade, sono sorti due imponenti strutture direzionali che, a valle della crisi economica, sono rimasti a lungo fantasmi in cerca di destinazione fino a che i governi comunale e regionale di centrodestra hanno cominciato a lavorare al salvataggio del costruttore. La trattativa e' diventata piu' interessante quando le strutture fantasma sono state cedute in quota ai maggiori costruttori della provincia di Pescara. Come dire di no a cotanti poteri?.
Oggi - aggiunge il comunicato - leggiamo che il governo regionale di centrosinistra porta a compimento questa discutibile operazione di salvataggio dislocando gli uffici regionali in un'area remota rispetto al centro cittadino e per nulla strategica rispetto al riuso di manufatti esistenti che avrebbero potuto riqualificare parti di citta'.
Perche', si chiedono i Comunisti Italiani nella nota, non acquisire interamente l'edificio in via Passolanciano dove sono gia' in affitto alcuni uffici regionali e che fu a suo tempo incautamente acquisito dalla Provincia con un'operazione a dir poco incomprensibile?.
Perche', se si voleva dar senso ad un manufatto incompiuto, non prendere in considerazione il 'fantasma' Clerico in via Tavo che avrebbe comportato una riqualificazione conseguente del travagliato quartiere Rancitelli?.
La stessa Amministrazione cittadina dovrebbe porsi queste domande in un ridisegno strategico delle aree urbane.
A queste domande - chiude il comunicato - attendiamo risposta insieme alla cittadinanza".