E' il prossimo 30 novembre la data fissata dal vicepresidente vicario della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, nella quale i cittadini saranno chiamati a rinnovare l'amministrazione regionale. Il decreto e' stato firmato stamani a Vasto, nello studio del sindaco di Lanciano (Chieti) Luciano Lapenna. Mario della Porta, presidente della Corte d'Appello dell'Aquila, che a Vasto e' stato presidente del Tribunale, e' infatti in vacanza nella citta' adriatica: la data e' stata concordata anche con il presidente del Consiglio regionale, Marino Roselli. In Regione si torna al voto anticipatamente a seguito delle dimissioni dell'ex presidente Ottaviano del Turco, coinvolto, con altri assessori e consulenti nello scandalo della sanitopoli abruzzese. L'ex governatore, arrestato lo scorso 14 luglio e ai domiciliari dall'altro ieri, aveva firmato di suo pugno, in carcere, la lettera di dimissioni.
Annunciando che in Abruzzo si votera' il 30 novembre e il primo dicembre prossimi, il presidente vicario della Regione, Enrico Paolini, ha sottolineato che "dal punto di vista tecnico formale sono stati rispettati i tempi e i modi" che erano stati assicurati. Paolini aveva garantito, dopo aver assunto l'incarico, che la prima data utile per il ritorno alle urne sembrava quella del 30 novembre e che prima di ferragosto sarebbe stata fissata la data del voto, e cosi' e' stato. Proprio in merito alla data scelta Paolini ha spiegato che "non ce ne sono altre utili, ne' prima ne' dopo, visto che l'8 dicembre e' un lunedi' festivo". Quella fissata e', quindi, "una data quasi obbligata". Il presidente ha anche commentato che "l'unica preoccupazione in questi ultimi 30 giorni e' stata di evitare che i fondi per gli abruzzesi venissero in qualche modo pregiudicati col ritorno alle urne. Con modestia - ha proseguito Paolini - dico che abbiamo lavorato per mettere al sicuro questi fondi e a settembre espleteremo le pratiche per mettere al sicuro ed evitare che l'Abruzzo perda i fondi europei e i fondi Fas. Cio' che conta - ha osservato ancora - e' che non ci siano danni all'economia abruzzese".
A SETTEMBRE DUE DATE IMPORTANTI PER IL DEFICIT SANITARIO
A settembre due date importanti attendono l'Abruzzo, per quanto riguarda il deficit della sanita' ed eventuali nuove tasse per i cittadini: il 2 settembre si terra' un incontro tecnico col governo su questo tema e subito dopo un Consiglio dei ministri che decidera' il commissariamento e l'eventuale inasprimento fiscale. In occasione di quella riunione del Consiglio dei ministri il presidente vicario della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, sara' relatore "per descrivere situazione esistente e proporre le modalita' del commissariamento". Lo ha annunciato stamani proprio Paolini sottolineando che questo sara' un "passaggio decisivo perche' - ha detto - proporro' di rinunciare all'incarico di commissario a condizione che venga esclusa l'ipotesi di nuove tasse. Si dovra' trovare, ritengo, un percorso alternativo". Paolini ha anche detto che il debito dell'Abruzzo, che al momento e' pari a 290 milioni di euro, sara' "accorciato di 100 milioni, per cui potrebbe scendere a meno di 200 milioni". Dai contatti avuti fino ad oggi Paolini tende ad escludere che "metteranno le tasse".
PRIMA LE PRIORITA' POI LE CANDIDATURE
"Mi occupero' delle candidature per le elezioni regionali solo dopo il Consiglio dei ministri che trattera' il caso Abruzzo, quando avremo assicurato che non ci saranno nuove tasse per gli abruzzesi". Lo ha detto stamani in presidente vicario della Regione Abruzzo, Enrico Paolini. Proprio parlando della data delle elezioni, Paolini ha sottolineato che "la legge elettorale e' quella vigente". Quanto ai rapporti con le forze politiche per decidere la data del ritorno alle urne, Paolini ha chiarito di non aver ne' "contattato ne' incontrato i partiti. Non spettava a me farlo. Mi risulta, dalla stampa, che tranne i Verdi, Evangeslista e Pisegna, tutti hanno chiesto di votare il 30 novembre".
