Regione: i premi d'oro dei dirigenti scatena la querelle Costantini - Carpineta

Due anni fa l'assessore ai nostri microfoni diceva...

30 Novembre 2011   18:48  

Almeno una volta - dichiarava ieri carlo costantini , capogruppo dell'Italia dei Valori in Regione - avremmo voluto non avere ragione,  ma purtroppo non accade. Alla fine del 2010 l'Italia dei Valori defini' il bilancio regionale di previsione 2011 un bilancio lacrime e sangue, ma non per tutti". Lo afferma il capogruppo dell'Idv in Consiglio regionale, Carlo Costantini.

"Appariva vistosissima, - diceva Costantini - l'incongruenza tra i proclami di Chiodi, che annunciava, con l'avvento della meritocrazia, la riduzione del numero dei dirigenti e l'aumento dello stanziamento alla voce 'retribuzioni dei dirigenti'. Domandammo: come e' possibile che riducendo il numero dei dirigenti, aumentino i loro costi? Ci risposero come ci rispondono sempre, rivolgendoci le accuse di sempre e contestandoci, come sempre, di non capire. Qui Carlo Costantini pubblica le cifre d'oro dei dirigenti

Oggi la querelle si apre tra Federica Carpineta e Carlo Costantini.

Alla vigilia dell'attesa riforma della burocrazia regionale, annunciata dall'assessore al Personale, Federica Carpineta, e nel pieno di una crisi economico-finanziaria che prelude a tagli drastici nella pubblica amministrazione, in Abruzzo, fa notare Costantini si va controcorrente. Leggi qui. 

Federica  Carpineta replica
"Fare demagogia oggi e' da irresponsabili. Al consigliere Costantini evidentemente quel che accade in Italia e nel mondo poco importa". Lo ha affermato l'assessore al Personale, Federica Carpineta, in relazione alla questione degli emolumenti della dirigenza regionale. "Infatti - prosegue Carpineta - lui si e' messo ancora una volta in vetrina, scegliendo il tema demagogico dei compensi relativi alla dirigenza regionale pur sapendo o dovendo sapere come stanno realmente le cose. Il provvedimento adottato dalla giunta era obbligato dalle leggi e dal contratto collettivo nazionale di lavoro vigenti. Non c'e' stata nessuna scelta politica nella quantificazione delle risorse per il fondo destinato al risultato, ma la pura e doverosa applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro. Qualora lui ritenga seriamente che le cose non stiano cosi', ha diversi strumenti per fare chiarezza o ancor di piu' eliminare quelle che lui denuncia come distorsioni. Lui conosce i luoghi istituzionali e le istanze possibili che possano annullare o correggere la delibera che oggi contesta; se non lo ha fatto, evidentemente, e' perche' e' consapevole che siamo di fronte ad obblighi di legge e vuole solo agitare polemiche demagogiche. L'incremento della retribuzione di risultato attribuita ai singoli e' semplicemente frutto dell'applicazione di due vecchi rinnovi contrattuali nazionali riferiti agli anni 2006/2007 e 2008/2009 e dell'economie del fondo stesso realizzate negli anni precedenti, il cui utilizzo deve essere destinato necessariamente proprio a quel fine. Inoltre - ha evidenziato ancora l'assessore - la diminuzione dei dirigenti, da noi drasticamente operata, senza che Costantini se ne sia accorto, ha portato a dover dividere il fondo a disposizione per un numero inferiore di dirigenti, senza la possibilita' di poter decurtare il fondo stesso per gli stessi obblighi di legge. Mi sarei aspettata dal consigliere Costantini, anche come esperto di diritto, piu' un intervento costruttivo e propositivo sui nuovi criteri di valutazione, deliberati dalla giunta regionale ed annunciati lunedi' scorso, in applicazione della legge sul merito e sulla trasparenza da noi approvata ad aprile 2011. Grazie a questa nostra decisione, finiranno i premi uguali per tutti, che frustrano i bravi, sperperando il denaro pubblico. Mentre c'e' chi si diverte irresponsabilmente a giocare con la demagogia, noi silenziosamente abbiamo gia' ridotto il numero di dirigenti e dei dipendenti, abbiamo cosi' risparmiato non pochi milioni di euro, abbiamo intrapreso fattivamente il percorso della meritocrazia attraverso nuovi criteri di valutazione efficaci dal 2012 e stiamo per licenziare la nuova legge di organizzazione della regione Abruzzo. Proprio in questa fase - conclude Carpineta - mi aspetto da parte di tutti proposte coraggiose, migliorative, serie e responsabili, nonche' un sostegno forte e deciso a combattere interessi di corporazione e piccole nicchie di privilegio".

Immediata la risposta di Carlo Costantini - Idv

"Mi dispiace constatare che sugli stipendi d’oro Chiodi si faccia scudo dell’assessore Caripineta; ma purtroppo fa parte del suo temperamento!
E comunque, poiche’ considero davvero non replicabile la sua dichiarazione, mi limito a dire che le darò ragione, se mostrerà a me ed agli abruzzesi che rappresenta in Giunta la disposizione di legge o del contratto nazionale che l’hanno obbligata - come ha sostenuto – ad aumentare del 90% le retribuzioni di risultato di direttori e dirigenti della Regione.
Con l’intesa, pero’, che se non riuscirà a farlo, dopo quello che mi ha detto, potròpermettermi educatamente di suggerirle di occuparsi di altro.
Per il resto, mi fa piacere constatare che mi considera una specie di CO.RE.CO., addirittura con poteri di richiesta di annullamento o di rettifica degli atti; ma mi dispiace confessarle che, nonostante gli sforzi, non sono ancora riuscito ad organizzarmi in modo tale da operare un controllo di legittimita’ su tutta l’attivita’ amministrativa della Regione Abruzzo.
Ed in verità credo anche di non essere stato eletto per fare solo questo.
L’errore piu’ grande che l’Assessore Carpineta commette e’ quello di difendere l’indifendibile.
Le ho detto in piu’ occasioni – e non potra’ smentirlo – che se avesse avuto bisogno di aiuto da parte dell’opposizione per mettere in campo riforme difficili da far digerire l’avrei sostenuta, certo di poter convincere anche gli amici del Partito Democratico a fare altrettanto.
Le ho offerto questa disponibilita’ perche’ sapevo perfettamente quali e quante difficolta’ avrebbe incontrato, qualora avesse deciso con fermezza di aggredire un “bubbone” che costa all’economia regionale molto piu’ di quanto gia’ costino i loro stipendi d’oro.
Un “bubbone” alla continua ricerca di alleanze e di coperture politiche, perche’ solo fortissime coperture politiche possono consentire che oltre cento dirigenti
vengano valutati tutti al “top”, in modo da assicurare a tutti, indistintamente, il massimo della retribuzione di risultato.
Ebbene, dopo quasi tre anni l’Assessore ha prodotto null’altro che una “confessione”, perche’ adottare una delibera che afferma che in futuro finiranno i premi uguali per tutti, vuol dire riconoscere che fino ad oggi sono stati elargiti premi uguali per tutti; in pratica vuol dire darmi ragione, senza se e senza ma e di questo la ringrazio.
In ogni caso, la mia disponibilita’ e’ rimasta inascoltata e l’Assessore e, con lei, Chiodi e la sua Giunta, hanno preso la loro strada, la solita, quella della difesa di una “casta” forse ancora piu’ potente di quella dei politici, mentre io ho continuato a percorrere la mia strada, quella che credo in molti ormai conoscano.
Tutto il resto sono solo parole, che umiliano ulteriormente una categoria, quella dei rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni pubbliche, alla quale vorrei un giorno potermi onorare di appartenere."

La Carpineta così parlava della rivoluzione del taglio dei dirigenti ai nostri mcirofoni. Clicca qui

 


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