Regione, il centro sinistra ci riprova: pronte 466 promozioni

Anche i sindacati d'accordo

02 Dicembre 2008   09:45  

Una nuova delibera, proposta dall'assessore regionale Giovanni D'Amico, ricandidato nel collegio provinciale dell'Aquila, prevede la promozione di 446 dipendenti della Regione Abruzzo con la quale si passerà dagli attuali 186 a 420 funzionari di categoria D1.

Neppure la scelta del ministro Fitto, che in Consiglio dei Ministri ha proposto di impugnare la legge con la quale il Consiglio regionale aveva infornato i portaborse (come noi avevamo annunciato ), ha fermato la volontà di una classe politica oramai totalmente screditata, che percorre la sempre sicura strada delle clientele alla vigilia del voto: sono stati reinseriti in questa delibera, infatti, anche 73 dei precari la cui stabilizzazione era prevista dalla legge impugnata dal Governo.

Una scelta, di indiscutibile volontà del centro sinistra, che disorienta gli elettori che proprio qualche giorno fa avevano visto la intera coalizione (anche ai nostri microfoni: da Lolli alla Pezzopane passando per Gelmini) condannare senza mezzi termini lo spot del candidato Gianni Chiodi, a questo punto, ci verrebbe da pensare, assolutamente più innocente.

Ma l'aspetto che lascia più perplessi è sicuramente il consenso al provvedimento dato dai sindacati.

La delibera viene inoltre contestata sempre per quel regime di prorogatio in cui si trovano Giunta e Consiglio da quell'ormai storico 14 luglio, che impone l'adozione di atti che siano “indifferibili ed urgenti”, per i quali cioè non si riscontri una particolare urgenza che renda impossibile la loro approvazione dopo le elezioni da parte della nuova amministrazione regionale.

L'assessorato al Personale si difende sostenendo che la delibera prevede la rimodulazione della pianta organica e non la sua modifica.

(MS)

 

LA POSIZIONE DI D'AMICO

Piano per le progressioni interne del personale regionale e stabilizzazione di 73 precari: è quanto prevede la delibera legata ai processi di verticalizzazione del personale interno della Regione che sarà approvata dalla Giunta giovedì prossimo. L'assessore al Bilancio, Giovanni D'Amico l'ha illustrata alla presenza dei responsabili delle rappresentanze sindacali che hanno sottoscritto l'accordo con la Regione. Si tratta di "un atto che ordina l'attuale situazione organica", ha detto. "Le progressioni - ha sottolineato - sono un risultato sindacale atteso da 18 anni e che era giusto riconoscere ai lavoratori". L'assessore ha fatto, inoltre, presente che le procedure di selezione del personale verranno fatte dalla nuova amministrazione regionale. "Noi, quindi, - ha riferito - chiudiamo l'iter di un accordo sindacale e lasciamo alla prossima amministrazione l'attuazione di questa deliberazione". Per D'Amico, dunque, le polemiche che la delibera sta suscitando "sono assolutamente infondate". Ha spiegato, in proposito, di avere avvisato già a settembre tutti i capigruppo regionali che si sarebbe proceduto a chiudere gli accordi in via definitiva e ad approvare il piano per le progressioni interne. "Ma ripeto - ha sottolineato - le polemiche muoiono da sole nel momento in cui le prove selettive per le progressioni interne e i corsi concorso si svolgeranno dopo le elezioni e, dunque, saranno in mano alla nuova amministrazione". L'assessore ha tenuto a chiarire che l'iniziativa della Giunta non va assolutamente paragonata allo spot di Chiodi. "Chiodi promette cose andate in polemica nazionale, questo, invece, è un atto dovuto per accordo sindacale. Gli accordi sindacali sono accordi esigibili da parte dei lavoratori". D'Amico ha precisato che non c'é nessuna azione "straordinaria, clientelare o discrezionale", ribadendo che chi si occuperà delle selezioni sarà la nuova amministrazione regionale.


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