Requisizioni alloggi per terremotati: irregolarità e affitti in nero

Gli aquilani che volano molto basso

16 Giugno 2010   13:13  

Avevano "dimenticato" di registrare gli affitti. Sono caduti nella rete della Guardia di Finanza dell'Aquila.

50 affittuari di alloggi negli ultimi tempi sono stati sanzionati per mancato registro degli affitti.

Dal 21 settembre 2009 era scattato l'obbligo, deterimanto dall' ordinanza a firma del capo dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, di lasciare gli appartamenti sfitti in favore di chi non aveva più una casa dopo il il terremoto.

1.200 gli appartamenti utili inizialmente individuati e la requisizione era stata affidata dall'allora Prefetto, Franco Gabrielli, alle forze di polizia.

I finanzieri dell'Aquila hanno così scoperto che numerosi proprietari non avevano comunicato alla Questura (come prevede la legge) la presenza di persone all'interno degli immobili di loro proprietà.

 

"Stavo mangiando un pezzo di pizza all'Aquilone con mia moglie - aveva raccontato - e al tavolo vicino sedevano alcuni signori che parlavano e uno di questi diceva che un suo amico aveva diversi appartamenti sfitti e stava cercando di gabbare utilizzando il comodato d'uso". Sono le parole che il Prefetto in persona aveva avuto la ventura di ascoltare da uno sprovveduto cittadino, a dimostrazione di quanto fosse diffusa e "normale" la pratica di gabbare la legge.

Le indagini che hanno portato alla scoperta dei 50 proprietari non in regola hanno preso avvio anche dalle numerose ammissioni di chi costretto ad avere un alloggio (sia abitazione del progetto Case che Map) a causa terremoto era stato obbligato ad ammettere proprio davanti i militari della Guardia di Finanza di aver pagato l'affitto in nero. Non solo. Nell'ambito della stessa indagine i militari della Finanza hanno fatto partire un'inchiesta a tappeto anche nel settore del lavoro visto che molti sfollati hanno anche ammesso di aver lavorato senza alcun contratto di lavoro.


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