Residenzialità universitaria, la Regione fa annullare l'incontro

D'Innocenzo: Non si comprende l'urgenza

18 Luglio 2009   10:08  

"Dopo l'approvazione della delibera di indirizzo da parte del Consiglio, il Comune ha convocato, concordandone la data con la Regione, un incontro a tre, con Comune, Regione ed Università, per affrontare unitariamente il tema della residenzialità universitaria". Si legge in una nota diffusa da Luca D'Innocenzo, assessore comunale al diritto allo studio.
"Oggi l'Assessorato della Regione Abruzzo - prosegue D'Innocenzo - ha disdetto, senza ancora essere in grado di proporre una nuova data, l'incontro stesso.
Per il Comune era questa l'occasione per comprendere se la messa a disposizione di Casale Marinangeli per servizi agli studenti, fosse o no accolta dalla Regione stessa; era questa l'occasione per comprendere come si stesse preparando la Regione Abruzzo per la gestione della residenza in costruzione da parte della Regione Lombardia, affidata, attraverso l'Accordo di Programma, da parte del Comune alla Regione Abruzzo e alle sue articolazioni; era questa l'occasione per comprendere se la Regione Abruzzo si stesse organizzando per procedere alla gestione della Residenza presso la Reiss Romoli acquisita dall'Università dell'Aquila.
Per il Comune era questa l'occasione inoltre per esprimere le preoccupazioni e le richieste espresse dalla deliberazione del Consiglio Comunale, circa le borse di studio e i trasporti e per discutere insieme dell'eventuale ulteriore necessità di favorire iniziative residenziali private.
Evidentemente la Regione non ha compreso l'estrema urgenza di fronte la quale ci troviamo.
La ferrea volontà di Università, Comune e Miur, hanno ad oggi permesso di salvare la presenza delle attività accademiche.
E' arrivato il momento di decidere cosa fare sul fronte della residenzialità e dei servizi agli studenti, e per queste decisioni è indispensabile la Regione che ha sempre avuto, mantiene e avrà ancora le principali competenze in materia.
Ritenteremo, - conclude l'assessore D'Innocenzo - ma siamo costretti a penose richieste cartacee, come se non ci fosse stato un terremoto, come se non ci fosse un enorme emergenza per L'Aquila, l'Università e i suoi studenti, come se la Regione Abruzzo non avesse ancora compreso le sue competenze e le sue inderogabili responsabilità".


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