Restituzione provvisionali per Sisma 2009, avvocato di Stato, transazioni con chi ha diritto

Si tratta di 13 posizioni relative a condanna De Bernardinis

10 Maggio 2017   18:41  

"Quando sento parlare di sentenza di Appello del processo alla commissione Grandi rischi che non avrebbe annullato i risarcimenti provvisionali io inorridisco, sarebbe un'aberrazione giuridica ritenere che rimangano a fronte di una condotta ritenuta non penalmente rilevante". Così l'avvocato distrettuale dello Stato, Filippo Patella, dopo le polemiche per la richiesta di restituzione da parte dello Stato, con citazioni in tribunale, dei risarcimenti pagati in via immediata al termine del processo di primo grado che condannò i sette esperti della Grandi rischi per omicidio colposo e lesioni colpose, per aver rassicurato gli aquilani e sottovalutato il rischio sismico nella riunione del 31 marzo 2009, a cinque giorni dal sisma distruttivo del 6 aprile. Lo Stato rivuole i soldi dato che le sentenze di Appello e Cassazione hanno ribaltato il verdetto, con sei assoluzioni, e mantenendo una sola condanna definitiva, per l'ex vice capo della Protezione civile Bernardo De Bernardinis.

"Entro la fine dell'anno saranno pagati gli importi alle parti civili del processo alla commissione Grandi rischi che hanno titolo e diritto di conseguire i risarcimenti". Lo ha annunciato l'avvocato distrettuale dello Stato, Filippo Patella, a margine dell'incontro con la stampa per spiegare le ragioni delle richieste di restituzione delle provvisionali pagate dopo le condanne di primo grado nel processo alla Grandi rischi, che hanno scatenato polemiche a livello nazionale.
    Con Patella c'era Gianluigi Diodato, procuratore dello Stato e titolare dei 20 fascicoli di richiesta di restituzione, relativi a 16 vittime e 4 feriti che facevano parte del procedimento contro i sette esperti, concluso con sentenze ribaltate in Appello e Cassazione: sei assoluzioni definitive e la condanna dell'ex vice capo della Protezione civile Bernardo De Bernardinis, ma per soli 13 casi su 29 decessi, per i quali è stato ritenuto accertato il nesso causale tra rassicurazioni e decesso dal giudizio di legittimità.
    Sono proprio queste 13 posizioni che, per Patella,"hanno il diritto di pretendere il saldo perché hanno subito danno causato dall'unico soggetto responsabile secondo il giudizio penale, le stiamo valutando, ma non c'è dubbio che loro possano pretendere il saldo". "Ho ricevuto quasi tutti i legali - ha svelato - e abbiamo quasi raggiunto l'accordo transattivo: non ci saranno giudizi, se non qualche caso sporadico. Ho già avuto l'adesione di qualche parte civile disponibile ad accettare le proposte di transazione".


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