Restituzione tasse, De Matteis: ''Il governo prima ci fa l'elemosina e poi ci ammazza''

24 Giugno 2013   12:58  

Un nuovo incubo minaccia il cratere sismico abruzzese. Migliaia di aziende rischiano seriamente di dover restituire al 100% in 120 rate la quota di tasse prima sospese a seguito del terremoto del 2009 per 18 mesi, e ora in via di restituzione al 40%.

A darne notizia in anteprima la Confindustria, riferendosi all'articolo 35 del ddl 588, la cosiddetta “Legge Comunitaria, già approvata dal consiglio dei ministri nel totale silenzio.

La ragione di questa intenzione, che determinerebbe il fallimento per tantissime attività economiche con conseguenti licenziamenti di massa, è sempre la stessa: per l'Europa si tratta di un aiuto di stato, e di una distorsione della concorrenza.

Una lettura della realtà demenziale e irresponsabile , per Confindustria che spiega: ''Di aiuto di stato si potrebbe parlare se si fosse configurata una situazione di disparità tra imprese, per il fatto che alcune possono essere considerate agevolate sul mercato avendo fruito di un sostegno statale rispetto alle altre che non lo hanno ottenuto.

Nel nostro caso la decisione del Parlamento di abbattere, per un periodo limitato, al 40% tasse e contributi andava esattamente nel senso contrario e, cioè, tentava di ripristinare il livello della pari concorrenza tra le imprese del cratere (precipitate in recessione) e le altre imprese limitrofe che, per loro fortuna, non erano nelle stesse condizioni.''

Mentre ancora tacciono i parlamentari abruzzesi e aquilani a Roma, la prima reazione a caldo della notizia è quella del consigliere di opposizione al Comune dell'Aquila Giorgio De Matteis.

A seguire il suo comunicato stampa:

''L’opposizione al Comune dell’Aquila propone la creazione di una Unità di crisi, per una mobilitazione istituzionale immediata”.

A dirlo è il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, che valuta: “Incredibile e inaccettabile  la proposta fatta dal governo all’interno della legge comunitaria presentata al Senato.

Sto parlando  - chiarisce De Matteis - dell’art. 35 del disegno di legge n. 588 che prevede la restituzione del 60 per cento di tasse non pagate da parte di imprese  e partite IVA.

Non è possibile che un governo con una mano ci conceda l’elemosina di 150 milioni di euro nel 2013, al posto del miliardo richiesto, e con l’altra mano di fatto l’annulla, svuotandoci definitivamente le tasche. Se  passasse questo provvedimento, il governo  avrebbe decretato la fine di ogni speranza per la Città.

Per questo – incalza il Vice Presidente - proponiamo una immediata mobilitazione istituzionale,  attraverso la creazione di una Unità di crisi, composta dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio comunale e dai candidati sindaci che si sono presentati alle ultime elezioni.

L’Unità di crisi – spiega De Matteis – è lo strumento attraverso il quale coordinare tutte le azioni che dovranno essere condotte nelle sedi opportune, a partire da Palazzo Chigi, per passare al Ministero dell’Economia e terminare in Parlamento.

Questo, consentirebbe di attuare una strategia istituzionalmente corretta  e costante, che recuperi la credibilità del Comune dell’Aquila. L’Unità di crisi  - conclude De Matteis - dovrà essere immediatamente attuata e operativa su ogni argomento, così da poter contrastare efficacemente danni o effetti negativi sulla ricostruzione della città.

Ci auguriamo, che da parte del Sindaco ci sia una risposta rapida e positiva a questa nostra proposta, convinti dell’efficacia di un’azione istituzionale forte, unitaria  e fattiva.''

 


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