"Da un po' di giorni la politica aquilana discute, incontra i cittadini e organizza manifestazioni sulla restituzione delle tasse e contributi. Anche il MoVimento 5 stelle sostiene che sia assurdo il dietro front del Governo su un diritto concesso a fronte delle difficoltà post sisma. Quello che ci sembra strumentale è l’informazione: viene raccontata una mezza verità."
Così il MoVimento 5 stelle poche ore prima dell manifestazione di protesta sulla resistuzione delle tasse non versate nel dopo terremoto.
"Si sta facendo passare il messaggio che tutti siano coinvolti nella restituzione delle tasse, ma dalla lettura della circolare Inps ci sembra che non si stia facendo chiarezza, ma comunque si sta sollevando l'indignazione popolare. Tutto nasce da un interrogazione parlamentare dell'on. Lolli al ministro Fornero in cui si lamenta il dettato delle due circolari INPS ed INAIL che, contrariamente alle disposizioni della Legge di stabilità 2012, negano le agevolazioni del pagamento dei contributi sospesi nel 2009 e parte nel 2010 con una restituzione del 40% di quanto dovuto in 120 rate. Dalle agevolazione erano già esclusi i soggetti che hanno realizzato un volume d'affari nel 2009 superiore a 200.000."
"Le due circolari citate - spiga il MoVimento 5 stelle- hanno introdotto, su parere e/o nota del Ministero del Lavoro, il principio che le agevolazioni devono essere considerate aiuti di Stato ed assoggettate alle regole del "de minimis" secondo quanto disposto dalla Comunità Europea. Queste regole del “de minimis” in sostanza dicono che se un soggetto ha percepito negli ultimi tre esercizi finanziari (quindi dal 2009 ad oggi) dei contributi soggetti alle stesse norme del “de minimis” non ne può percepire altri se ha superato la soglia massima dei contributi concedibili di 200.000. Alla luce di quanto riportato sopra quanti aquilani si trovano nella situazione di aver percepito degli aiuti assoggettati al "de minimis" dal 2009 ad oggi? Presumiamo pochi."
"Non c’è stata una sollevazione delle masse per i piccoli imprenditori ed artigiani che hanno perso il lavoro dopo il terremoto. L'ingiustizia di cui sono vittime tanti nostri concittadini va denunciata con fermezza senza tuttavia dimenticare il dramma vissuto da coloro che, non essendo lavoratori dipendenti o non avendo potuto riprendere una propria attività, non godranno mai di nessun aiuto o facilitazione affrontando così la sorte avversa in totale solitudine, dimenticati indegnamente dalle istituzioni. A nostro avviso se si lotta per un diritto negato, lo si deve fare per tutti, non solo per una parte e soprattutto l'informazione sia trasparente, anche se le prossime elezioni fanno gola."