Rete ospedaliera, Commissione Sanità licenzia piano di riordino.

27 Marzo 2007   18:39  
Con l´astensione di Rifondazione comunista, Pdci e del consigliere Alfonso Mascitelli dell´Italia dei Valori (nella foto), la Commissione Sanità del Consiglio regionale abruzzese ha licenziato a maggioranza la proposta di riordino della rete ospedaliera abruzzese. Il piano, che passerà domani all´esame dell´assemblea regionale, ha suscitato giudizi contrapposti tra le forze politiche. Per i Ds si tratta di un risultato da non sottovalutare che in meno di due anni consentirà alla Regione Abruzzo di rientrare in una condizione di legalità. In particolare i Ds esprimono soddisfazione per gli emendamenti approvati in Commissione che vanno nella direzione della salvaguardia dei livelli occupazionali, del pagamento in favore dei privati condizionato al rispetto dei contratti collettivi e degli standard, dell´integrazione delle funzioni dei piccoli ospedali, dell´attenzione per le Asl di confine con il riequilibrio dei posti letto e della regolamentazione del processo di aziendalizzazione sollecitato dal governo. Opposto il giudizio di Mascitelli, astenuto nella votazione per la bocciatura di una propria richiesta a favore del settore pubblico. Considerandolo pregiudiziale per il voto in aula, L´Italia dei Valori aveva infatti chiesto il rinvio al piano regionale dell´assegnazione degli 82 posti letto per la riabilitazione di altà specialità. Dal canto loro le opposizioni di centro-destra bocciano nettamente la proposta licenziata dalla maggioranza. Per Nazario Pagano, capogruppo di Forza Italia, questo piano non va incontro alle istanze di riduzione dei costi della sanità e di razionalizzazione della spesa. Inoltre, il riordino penalizzerà fortemente l´ospedale di Pescara ha sottolineato Alfredo Castiglione (An). Mentre Bruno Di Paolo, Nuova Dc, ha parlato di spartizione clientelare realizzata secondo la logica delle esigenze territoriali dei singoli consiglieri. Massimiliano Di Stefano

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