Ricatto a Lady Bmw: processo lampo, Sgarbi condannato a 6 anni

Il gigolò ha confessato

09 Marzo 2009   13:44  

Dopo un processo-lampo durato soltanto quattro ore, il tribunale di Monaco di Baviera ha condannato a sei anni di reclusione il gigolo' svizzero Helg Sgarbi, riconosciuto responsabile di un ricatto ai danni dell'ereditiera della Bmw, Susanne Klatten, e tre altre ricche signore di cui non e' stato rivelato il nome. Lo sostiene la televisione pubblica, N-tv, che cita fonti del tribunale. La pubblica accusa aveva chiesto nove anni, la difesa aveva domandato che non fossero piu' di cinque. Nella motivazione della sentenza il giudice ha spiegato che, a parte l'attenuante per la totale ammissione di colpa fatta dall'imputato, a suo sfavore ha giocato il fatto di non aver rivelato dove sono i 9,3 milioni di euro, frutto dei ricatti da lui compiuti ai danni di Lady Bmw e delle altre tre signore. Come pure il rifiuto di indicare dove siano finiti i video che documentano i suoi incontri intimi con la Klatten e il ruolo giocato di Ernano Baretta, presunto 'burattinaio' della vicenda e autore dei filmati (realizzati da una camera attigua a quella in cui avvenivano gli incontri in un hotel di Monaco di Baviera). La pubblica accusa ha poi annunciato che le parti lese chiederanno la messa all'asta dei beni sequestrati in Italia a Baretta per recuperare almeno una parte del denaro estorto dal gigolo'.

Ore 09.45

Si è aperto questa mattina a Monaco di Baviera il processo a Helg Sgarbi (nella foto), il gigolò svizzero autore di numerosi ricatti a facoltose donne tedesche, fra le quali Suzanne Klatten, patron della Bmw.

Confessa Helg Sgarbi, che ha sedotto e ricattato l'ereditiera della Bmw, Suzanne Klatten. Nell'udienza di apertura del processo l'avvocato di Sgarbi - Egon Geis - ha letto la piena confessione del suo assistito, riconoscendo la sua colpevolezza per tutti i capi d'accusa, tra cui quelli di estorsione e tentata estorsione. Da parte sua, Sgarbi ha espresso rammarico per le sue azioni, scusandosi con le vittime. La Klatten non era presente in aula e, secondo alcuni esperti, potrebbe non essere chiamata a testimoniare alla luce della confessione.

A questo punto diventa superflua l'audizione di Lady Bmw e di altre tre milirdarie ricattate dal gigolo' e gia' domani dovrebbe arrivare la sentenza. Sgarbi si e' presentatao in aula elegantissimo, con un completo scuro, cravatta blu e il volto abbronzato.

Con la confessione del playboy svizzero accusato di avere prima sedotto e poi ricattato Susanne Ursula Klatten, ereditiera della famiglia Quandt e principale azionista della Bmw, il processo potrebbe chiudersi oggi stesso, senza la convocazione per testimoniare delle quattro miliardarie che Sgarbi avrebbe sedotto.
Nella capitale bavarese sono 140 i giornalisti provenienti dal ogni parte del mondo che stanno seguendo l'udienza, coi posti assegnati alla stampa già da mesi.

Da Suzanne Klatten, secondo l'accusa l’uomo si sarebbe fatto consegnare con una scusa 7 milioni di euro, per tentare poi di estorcerle 49 milioni, in seguito "scontati" a 14 milioni, con minaccia di divulgare i video hard dei loro incontri intimi. In totale, secondo l’accusa, Sgarbi si sarebbe fatto consegnare dalle sue vittime 9,4 milioni di euro.
Sgarbi rischia una condanna compresa tra 6 e 8 anni di carcere.
L’amico Ernani Barretta, titolare del Rifugio Vallegrande di Pescosansonesco è invece uscito dall’inchiesta tedesca perché considerato dai magistrati di Monaco di Baviera non il burattinaio, ma una figura secondaria

 

 

Tutto sul ricatto a Lady Bmw su Abruzzo24ore


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